giovedì 25 ottobre 2012

La luce in fondo al tunnel

 Dicono che
"c'è la luce in fondo al tunnel"
 ... Che sia un camion !




Vincent van Gogh


LA  GENTE  NON  MANGIA  L'ODORE  DEL  PANE

gsn '74



Vincent van Gogh


Quella luce in fondo al tunnel potrebbe essere la speranza

martedì 23 ottobre 2012

Raymond Carver - ULTIMO FRAMMENTO



Folon
 ULTIMO FRAMMENTO

  
E hai ottenuto quello che
volevi da questa vita, nonostante tutto?
Sì.
E cos’è che volevi?
Potermi dire amato, sentirmi
amato sulla terra.

Raymond Carver
 
Amedeo Modigliani
 

sabato 20 ottobre 2012

ROBERT FROST - CONOSCENZA DELLA NOTTE



 .
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Io sono uno che ben conosce la notte.
Ho fatto nella pioggia la strada avanti e indietro.
Ho oltrepassato l'ultima luce della città.

Sono andato a frugare nel vicolo più tetro.
Ho incontrato la guardia nel suo giro
Ed ho abbassato gli occhi, per non spiegare.

Ho trattenuto il passo e il mio respiro
Quando da molto lontano un grido strozzato
Giungeva oltre le case da un'altra strada,

Ma non per richiamarmi o dirmi un commiato;
E ancora più lontano, a un'incredibile altezza,
Nel cielo un orologio illuminato

Proclamava che il tempo non era né giusto, né errato.
Io sono uno che ben conosce la notte.

venerdì 19 ottobre 2012

Raymond Carver - Dolce far nulla


Jessie Boswell

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Un attimo fa ho dato un'occhiata nella stanza
ed ecco quel che ho visto:
la mia sedia al suo posto, accanto alla finestra,
il libro appoggiato faccia in giù sul tavolo.
E sul davanzale, la sigaretta
lasciata accesa nel posacenere.
Lavativo!, mi urlava sempre dietro mio zio,
tanto tempo fa. Aveva proprio ragione.
Anche oggi, come ogni giorno,
ho messo da parte un po' di tempo
per fare un bel niente.

 .

Felice Casorati



Picasso


Tutti i bambini sono degli artisti nati; Il difficile sta nel fatto di restarlo da grandi

Pablo Picasso
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Foto: Tutti i bambini sono degli artisti nati; il difficile sta nel fatto di restarlo da grandi. (Pablo Picasso)
Picasso

Buonanotte !




Vincent Van Gogh

Sposta le tende, amico di Dio e amico mio...
calpesta l'erba, attendi la notte che viene al tramontare del sole,
e sui tuoi passi alla luce dei lampioni
potrai intravedere l'ombra di un tu fare compagnia alla tua solitudine...
Ascolta la voce del Silenzio, Mistero dell'Eterno,

tu che abiti in un cuore diroccato...
Fa' in modo che l'altro entri nel tuo cuore a tutte le ore
e lasci tutto spalancato e ti costringa a vivere con il cuore aperto,
che entri nella tua vita e prenda di te quel che desidera:
vivrai in un perenne dialogo d'amore.
Il chiarore dell'aurora plachi l'angoscia della tua disperazione
e le stelle cui ogni notte affidi i tuoi sogni di luce...
ritirandosi discrete alla luce del giorno,
ti restituiranno la speranza del domani:
la certezza di poter essere "amore"che sa farsi accanto.
 Monastero-Janua Coeli

giovedì 18 ottobre 2012

Biagio Marin - BRUCIA IL MONDO

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Gauguin
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BRUCIA IL MONDO

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Brucia il mondo
come un bosco in agosto;
urla nel vento
di giorno e di notte la guerra;
gli uomini ammazzano i loro fratelli
e trema la terra.
Io, guardo le stelle nei cieli,
alle nuvole d'oro, che il vento disperde,
all'ultimo raggio verde che incanta la Terra.
Eterni sono i mondi celesti,
più eterni sono i cieli ed i grandi pensieri.
Quando tacciono i cannoni e le bombe
fa tanto silenzio sul mondo,
e l'erba continua a fiorire,
sereno si dilata il cielo profondo,
il sole torna biondo,
come ogni giorno.
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Gauguin
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Biagio Marin nacque a Grado nel 1891 (morì nel 1985). Si è sempre mantenuto fedele alla linea inaugurata nel 1912 con la prima raccolta in dialetto gradese, Fiuri de tapo. Legato da radici profondissime alla propria terra e ai motivi di una cultura arcaica marinara, ha costruito una elegia che esprime l'amore, le gioie e i dolori dell'esistenza, le memorie del passato, con un canto tra il quotidiano e il magico, dove il dialetto acquista particolari risonanze. Nel volume I canti de l'isola (1951) sono confluite le sue poesie giovanili. Tra le altre raccolte si ricordano: Dopo la longa istae (1951), Elegie istriane (1963), El mar de l'eterno (1967), Al sol calào (1974), Pan de pura farina (1976), Stele cagiú e (1977), In memoria (1978), Nel silenzio più teso (1980), La vose de la sera (1985). Un'ampia raccolta di inediti si trova anche nel volume Poesie (1981).
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Gauguin
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Quanto più muoio
nel mondo
presenza intermittente
e luce che si spegne, da ponente
tanto più nella vita m’innamoro.
E del suo ridere che fa fiorire l’aprile
e del miele che ha in bocca,
la prima neve già fiocca
sia pure lenta e gentile.
melodioso l’andare per strada
nell’ondulare dell’anca molle
che ondeggia come fa il canneto
nel maestrale disteso dell’estate.
Musica in lei e in tutta la persona
che tutta quanta suona
di quella gioia che mi inciela.
Quella musica tutta mi intona
fa di me corrente d’acqua viva
che si perde in mare senza rive
e solo il perdimento suo ragiona.
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Biagio Marin

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Gauguin

Destinatario sconosciuto: 16 OTTOBRE 1943 RASTRELLAMENTO DEL GHETTO DI ROMA

Picasso

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"Il 16 ottobre 1943 è una data importante per la comunità ebraica di Roma, ma anche per la città intera. Per gli ebrei romani è l’ultima tappa di un triste itinerario iniziato nel settembre del 1938 con la promulgazione delle leggi razziali. Tra queste due date esiste un profondo legame: per molti ebrei romani infatti le leggi razziali hanno rappr
esentato l’anticamera dei campi di sterminio nazisti. 
[...]
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«La grande razzia nel vecchio Ghetto di Roma cominciò attorno alle 5,30 del 16 ottobre 1943. Oltre cento tedeschi armati di mitra circondarono il quartiere ebraico. Contemporaneamente altri duecento militari si distribuirono nelle 26 zone operative in cui il Comando tedesco aveva diviso la città alla ricerca di altre vittime. Quando il gigantesco rastrellamento si concluse erano stati catturati 1022 ebrei romani.
Due giorni dopo in 18 vagoni piombati furono tutti trasferiti ad Auschwitz. Solo 15 di loro sono tornati alla fine del conflitto: 14 uomini e una donna.
Tutti gli altri 1066 sono morti in gran parte appena arrivati, nelle camere a gas. Nessuno degli oltre duecento bambini è sopravvissuto.»

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Il primo brano: da “La resistenza silenziosa. Leggi razziali e occupazione nazista nella memoria degli ebrei di Roma” a cura di Marco Impagliazzo, Guerini e Associati, 1997
sito: http://16ottobre1943.globalist.it/
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La foto, scattata il 16 ottobre 1943, ricorda quando dal ghetto di Roma furono deportati un migliaio di ebrei romani ....tra loro numerosi bambini. Ritornarono in 16 ... tra loro nessun bambino

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Il tanto e il peggio di un periodo drammatico della storia. Una vergogna a fatica lenita dai molti "giusti" che cercarono, spesso riuscendoci, di salvare dalla deportazione e dal martirio gli Ebrei di Roma. Imperdonabile l'assassinio dei bambini ...
Una preghiera sale insieme ad una domanda... perchè fu possibile tanto orrore 

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Picasso

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( un pensiero )
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Il passato è passato, bisogna guardare al futuro… ma il futuro è adesso perché l’attimo presente è già passato.  Siamo immersi nel passato che è un ininterrotto presente futuro, quindi.
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Che voglio dire… che ci sono avvenimenti che la memoria non può e non deve dimenticare. La memoria produce infatti gli anticorpi per la tutela delle nuove generazioni.
… ci dice che ciò che accadde non deve mai più ripetersi.
Purtroppo succede ancora, magari in altre forme.
E’ di oggi la notizia che la Troika economica - Banca centrale europea, Fondo Monetario Internazionale e Unione Europea - , ha chiesto alla Grecia , uno stato sovrano, licenziamenti di massa immediati per rientrare dal debito.
I Greci scendono in piazza per difendere se stessi e le loro famiglie da un inaccettabile attacco ai diritti dei lavoratori. … inaudito ! Il denaro conta più della vita delle persone.
È questa l’Europa nata dalle ceneri della seconda guerra mondiale ? I pensieri affollano la mente e corrono veloci verso teorie di pena...
Immagino cosa accadrebbe se crolla il Mercato Unico Europeo. 

gsn
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Picasso