Emigrare è anche bello. È bello conoscere ed apprendere lingue nuove, sensazioni che si muovono in spazi diversi; strade , monti e boschi, fiumi e laghi.. volti ..che si aprono per diventare memoria.E ami le terre avute in dono dalla vita e le strade e le piazze e nuovi ricordi, nel tempo, affollano la mente raccontati in lingue diverse dalla tua e non ci fai caso tanto ti appartengono e sono tuoi.Conosci l’inglese, apprendi il tedesco, hai fatto nuove amicizie e ti è piaciuto. Diritti riservati
mercoledì 23 maggio 2007
Giovenale Nino Sassi - Zollikerberg
[festa di fine anno 1966/67]
E a te che penso
lungo la strada che scende,
fredda,
attraverso il bosco,
le luci della notte.
.
Le cose che ho,
che non ho,
che vorrei avere per dare.
L’amore che cerco,
che non ho,
che vorrei avere per amare.
.
Dire: “ti amo”
a te che ascolti..
E’ solo illusione
il sogno che ho fatto
lungo la strada che scende.
martedì 22 maggio 2007
Giovenale Nino Sassi - Deserto
Sabbia a perdita d’occhio:
deserto.
Ho lasciato le colline
avvolto nel freddo di un pomeriggio d’autunno
ed ora sono qui,
icona
posata sulla spiaggia sterminata del tramonto.
Misuro i passi,
consumo le distanze,i pensieri.
L’uomo che ero
è rimasto dove la valle scende
in direzione del mare
mentre l’onda della risacca,
impetuosa e disordinata,
batte lo scoglio
Sulla tela niente.
(2005)
mercoledì 9 maggio 2007
Shaddai, Dio della montagna,
che fai della nostra fragile vita
la rupe della tua dimora,
conduci la nostra mente
a percuotere la roccia del deserto,
perché scaturisca acqua
alla nostra sete.
La povertà del nostro sentire
ci copra come manto
nel buio della notte
e apra il cuore ad attendere
l’ eco del Silenzio
finché l’alba,
avvolgendoci
della luce del nuovo mattino,
ci porti,
con le ceneri consumate
del fuoco dei pastori dell’Assoluto
che hanno per noi vegliato
accanto al divino Maestro,
il sapore della santa memoria
che fai della nostra fragile vita
la rupe della tua dimora,
conduci la nostra mente
a percuotere la roccia del deserto,
perché scaturisca acqua
alla nostra sete.
La povertà del nostro sentire
ci copra come manto
nel buio della notte
e apra il cuore ad attendere
l’ eco del Silenzio
finché l’alba,
avvolgendoci
della luce del nuovo mattino,
ci porti,
con le ceneri consumate
del fuoco dei pastori dell’Assoluto
che hanno per noi vegliato
accanto al divino Maestro,
il sapore della santa memoria
(preghiera del monachesimo carmelitano)
martedì 8 maggio 2007
Giovenale Nino Sassi - Deserto mare
Un miraggio
nel deserto dei giorni
dove il mare finisce
e l’anima incontra lo scoglio.
Parole, immagini bellissime,
poi nulla...
nulla all’orizzonte mentre
la risacca raccoglie
il calare della sera.
Miraggio !
Poi nulla.
Di qua deserto mare,
di là sabbia che avvolge
i passi, le ansie,
l’attesa:
tracce !
Resto nell’angolo e attendo.
Cerco ( mio Dio) parole,
percorsi di pace: amore.
Sentieri nascosti
dove il mare finisce
e l’anima incontra lo scoglio.
Parole, immagini bellissime,
poi nulla...
nulla all’orizzonte mentre
la risacca raccoglie
il calare della sera.
Miraggio !
Poi nulla.
Di qua deserto mare,
di là sabbia che avvolge
i passi, le ansie,
l’attesa:
tracce !
Resto nell’angolo e attendo.
Cerco ( mio Dio) parole,
percorsi di pace: amore.
Sentieri nascosti
(2005)