Emigrare è anche bello. È bello conoscere ed apprendere lingue nuove, sensazioni che si muovono in spazi diversi; strade , monti e boschi, fiumi e laghi.. volti ..che si aprono per diventare memoria.E ami le terre avute in dono dalla vita e le strade e le piazze e nuovi ricordi, nel tempo, affollano la mente raccontati in lingue diverse dalla tua e non ci fai caso tanto ti appartengono e sono tuoi.Conosci l’inglese, apprendi il tedesco, hai fatto nuove amicizie e ti è piaciuto. Diritti riservati
venerdì 28 marzo 2014
Desmond Egan - Amore la notte estenua.
Amore la notte estenua.
Amore
ancora non ti ho detto tutto il mio amore
Come il profumo di una gardenia appassita
o il vago luccichio di un vecchio 33 giri
qualcosa della giovinezza indugia
in quella voce stanca
in quel volto sbiancato
mentre la morte
suo ultimo amante
le accarezza la gola
Tanto che
quella giovinezza
quella vita
tutta la vita
diventa
un semplice
addio.
Desmond Egan
da Collected Poems
lunedì 24 marzo 2014
Caro Matteo
Caro Matteo Renzi,
il compito che hai assunto è difficile e tutti speriamo nel successo ma devo essere onesto con te: non mi hai convinto e per il momento, il mio giudizio resta sospeso...
il compito che hai assunto è difficile e tutti speriamo nel successo ma devo essere onesto con te: non mi hai convinto e per il momento, il mio giudizio resta sospeso...
Ti dirò quello che penso fra
tre mesi.: un tempo lungo per riempire di sostanza le tue slide e capire.
E' la montagna che vuoi scalare che mi preoccupa ... molto.
E' piena di crepacci, insidie ...
Il percorso che proponi sembra giusto ...
svoltare pagina è giusto,
moralizzare la politica, è giusto,
mettere al centro la poltica, è giusto
Solo i compagni di viaggio, alcuni, sembrano sbagliati
e l'Europa non è quella che vorremmo avere.
E' la montagna che vuoi scalare che mi preoccupa ... molto.
E' piena di crepacci, insidie ...
Il percorso che proponi sembra giusto ...
svoltare pagina è giusto,
moralizzare la politica, è giusto,
mettere al centro la poltica, è giusto
Solo i compagni di viaggio, alcuni, sembrano sbagliati
e l'Europa non è quella che vorremmo avere.
Ce ne faremo una ragione, mi dici ed è per questo che preferisco attendere
Incrocio le dita : forte è la speranza.
In attesa ... "ai politici del passato che vivono nel presente" e ai giovani, a loro, come un mantra, ripeto inascoltato.
***
Signori della politica, generali del niente …
Non lo sentite il grido degli uomini e delle donne, dei giovani, degli anziani vittime di cieche e incontrollabili forze economiche ?
Non sentite il niente che avanza e tutto avvolge ?
Non vedete la frustrazione della gente comune esclusa da qualsiasi processo decisionale ?
Non vedete la disperazione e lo sconforto che s’impadronisce delle persone comuni quando avvertono, a ragione, di non avere voce in capitolo nel definire o determinare il proprio futuro ?
Stiamo perdendo la nostra umanità. [ … ] Mentre il tempo accade assistiamo, impotenti, alla de – umanizzazione e alla degenerazione dei sistemi economici, politici e sociali
..
Ma voi giovani rifiutate questi atteggiamenti. Rifiutate i valori e la falsa morale che è alla base di questi atteggiamenti … Siete voi il futuro, E’ vostro il futuro, quello che vorreste avere .
ENTRATE NEI PARTITI, invadeteli , disegnate e imponete un sistema diverso che non abbandona gli ultimi, i meno fortunati. Costruite un sistema solidale che guarda al merito e non penalizza i poveri perché tutti abbiamo il diritto di vivere. Mettete al Centro" la città" con i suoi punti di forza e le sue debolezze e progettate il domani. Mettete al centro la persona umana. Lo so, al punto in cui siamo è difficile ma il domani non attende.
Aprite le finestre è fate entrare aria nuova. Rivendicate Il futuro che vorreste avere.
Se non ora : quando ? Il domani, il vostro domani è adesso.
Édouard Manet... e poi ti dico:.1._ un paese, un sistema paese che dimentica e umilia i suoi giovani non ha futuro.2._ un paese, un sistema paese che smette di produrre non esiste.3._ L’umanità ha fatto molti errori ma per fortuna , non si è mai sbagliata su un punto … Prima o poi si è sempre ricordata dei grandi geni della letteratura, dell’arte e della filosofia. Quelli che hanno espresso la ricchezza spirituale dell’uomo..
..per dire che riconosco le manipolazioni, il niente che ‘’qualcuno’’ vorrebbe vendermi per vero.. ..
E’ sufficiente vivere, andare al
mercato, viaggiare fuori dai confini nazionali, leggere un giornale straniero
…
Basta vivere, andare allo stadio,
prendere il tram o il treno dei pendolari e scoprire che le parole non dette
parlano, raccontano meglio di un articolo di spalla o di apertura di un
giornale.
Basta vivere e mantenere un equilibrato
senso della ricerca, per riconoscere ciò che è giusto e vero che poi è tutto ciò
che è veramente bello e poi dire:
. .
.
Io so che questo non è un paese aperto
ai giovani e al loro futuro…
.
Io so che viviamo in tempi difficili…
.
Io so che la corruzione sta divorando
il paese
.
Io so che è tornato il tempo di dire
che il nero è nero e il bianco è bianco per poi ricominciare.
.
Io so […]
.
.
. Vedo l’immondizia ai lati delle strade, l’immigrato che vende calzini davanti al super mercato … l’umanità perduta che ‘’qualcuno’’ vorrebbe cancellare ma esiste Vedo il lavoro che non c’è e qualcuno vorrebbe metterci paura … ‘’Non abbiate paura’’ diceva, anzi gridava con forza un grande uomo. Uno che aveva attraversato il secolo breve e i suoi delitti… |
Pär Fabian Lagerkvist - premio Nobel per la letteratura nel 1951
Uno sconosciuto è mio amico,
uno che io non conosco,
uno sconosciuto lontano lontano.
Per lui il mio cuore è pieno di nostalgia.
Perché Egli non è presso di me.
Perché Egli forse non esiste affatto?
Chi sei tu che colmi il mio cuore della tua assenza ?
Che colmi tutta la terra della tua assenza ?
Pär Fabian Lagerkvist -
premio Nobel per la letteratura nel 1951
Tra diecimila anni
sotto gli alberi passerà
una fanciulla snella e bionda
con fiori tra i capelli,
e sarà ancora primavera.
È un'ora mattinale
qui nel bosco della mia giovinezza,
dove tutto è fresco di rugiada,
ogni sentiero, ogni albero è cespuglio,
tutto ciò che non perisce.
Luminoso, il ramo della betulla sfiora
la sua fronte pura,
ed è ancora lei
che un giorno ho amato,
tutto ciò che è stato esiste ancora.
PärFabian Lagerkvist
mercoledì 19 marzo 2014
Da padre a figlio: la lettera di Einstein al piccolo Hans Albert
Nel 1915, poco prima di pubblicare i suoi studi sulla relatività generale, Albert Einstein scrive a suo figlio undicenne Hans Albert una dolcissima lettera, in cui gli insegna l'importanza di fare le cose con passione.
A destra Albert Einstein con la
moglie Mileva e il figlio Hans Albert nel 1904. A sinistra, la lettera
di Einstein al figlio scritta il 4 novembre 1915. Foto: Shapell
Manuscript Foundation
In 1915, all'età di 36 anni, Albert Einstein viveva a Berlino, mentre la sua ex moglie Mileva (si erano separati) viveva a Vienna con i due figli della coppia, Hans Albert Einstein e Eduard “Tete” Einstein.
Il 4 novembre, Einstein aveva appena terminato un articolo scientifico di due pagine che avrebbe cambiato la storia della fisica (quello in cui descrive la teoria generale della relatività). Approfitta di un momento di riposo e scrive questa lettera a suo figlio undicenne.
Ve la proponiamo qui sotto per due motivi. Il primo, contingente: la festa del papà è alle porte e questa ci sembra una delle più belle lettere che raccontano il rapporto tra padri e figli; il secondo motivo è più universale: Einstein svela a suo figlio il segreto per imparare qualsiasi cosa.
Mio caro Albert,
ieri ho ricevuto con grande gioia la tua cara lettera. Avevo già paura che non mi avresti scritto mai più. Quando sono stato a Zurigo mi hai detto che per te è strano quando vengo lì. Perciò penso sia meglio incontrarsi in un altro posto, dove nessuno potrà metterci a disagio.
In ogni caso farò in modo di passare ogni anno un mese intero insieme, per dimostrarti che hai un padre che tiene tanto a te e che ti vuole bene. Da me potrai imparare molte cose utili e belle, cose che altri non possono insegnarti facilmente.
Ciò che ho realizzato lavorando così strenuamente non dovrà essere utile solo ad estranei, bensì, e specialmente, ai miei ragazzi.
In questi giorni ho portato a termine uno dei lavori più belli della mia vita e quando sarai più grande te ne parlerò.
Mi fa molto piacere che il pianoforte ti appassioni. Il pianoforte e la falegnameria sono a mio avviso le attività migliori da svolgere alla tua età, perfino meglio della scuola, perché sono molto adatte a persone giovani come te.
Al pianoforte, suona principalmente brani che ti piacciono, anche se l'insegnante non te li assegna. È questo il modo più efficace di imparare: quando si fa una cosa con tale appagamento che non ci si rende conto del tempo che passa.
Certe volte sono così assorto nel mio lavoro che dimentico di pranzare...
Un bacio a te e a Tete dal vostro papà.
Saluti alla mamma
ieri ho ricevuto con grande gioia la tua cara lettera. Avevo già paura che non mi avresti scritto mai più. Quando sono stato a Zurigo mi hai detto che per te è strano quando vengo lì. Perciò penso sia meglio incontrarsi in un altro posto, dove nessuno potrà metterci a disagio.
In ogni caso farò in modo di passare ogni anno un mese intero insieme, per dimostrarti che hai un padre che tiene tanto a te e che ti vuole bene. Da me potrai imparare molte cose utili e belle, cose che altri non possono insegnarti facilmente.
Ciò che ho realizzato lavorando così strenuamente non dovrà essere utile solo ad estranei, bensì, e specialmente, ai miei ragazzi.
In questi giorni ho portato a termine uno dei lavori più belli della mia vita e quando sarai più grande te ne parlerò.
Mi fa molto piacere che il pianoforte ti appassioni. Il pianoforte e la falegnameria sono a mio avviso le attività migliori da svolgere alla tua età, perfino meglio della scuola, perché sono molto adatte a persone giovani come te.
Al pianoforte, suona principalmente brani che ti piacciono, anche se l'insegnante non te li assegna. È questo il modo più efficace di imparare: quando si fa una cosa con tale appagamento che non ci si rende conto del tempo che passa.
Certe volte sono così assorto nel mio lavoro che dimentico di pranzare...
Un bacio a te e a Tete dal vostro papà.
Saluti alla mamma
domenica 16 marzo 2014
Caro Matteo Renzi
Caro Matteo Renzi,
il compito che hai assunto è difficile e tutti speriamo nel successo ma devo essere onesto con te: non mi hai convinto e per il momento, il mio giudizio resta sospeso...
il compito che hai assunto è difficile e tutti speriamo nel successo ma devo essere onesto con te: non mi hai convinto e per il momento, il mio giudizio resta sospeso...
Ti dirò quello che penso fra
tre mesi.: un tempo lungo per riempire di sostanza le tue slide e capire.
E' la montagna che vuoi scalare che mi preoccupa ... molto.
E' piena di crepacci, insidie ...
Il percorso che proponi sembra giusto ...
svoltare pagina è giusto,
moralizzare la politica, è giusto,
mettere al centro la poltica, è giusto
Solo i compagni di viaggio, alcuni, sembrano sbagliati
e l'Europa non è quella che vorremmo avere.
E' la montagna che vuoi scalare che mi preoccupa ... molto.
E' piena di crepacci, insidie ...
Il percorso che proponi sembra giusto ...
svoltare pagina è giusto,
moralizzare la politica, è giusto,
mettere al centro la poltica, è giusto
Solo i compagni di viaggio, alcuni, sembrano sbagliati
e l'Europa non è quella che vorremmo avere.
Ce ne faremo una ragione, mi dici ed è per questo che preferisco attendere
Incrocio le dita : forte è la speranza.
In attesa ... "ai politici del passato che vivono nel presente" e ai giovani, a loro, come un mantra, ripeto inascoltato.
***
Signori della politica, generali del niente …
Non lo sentite il grido degli uomini e delle donne, dei giovani, degli anziani vittime di cieche e incontrollabili forze economiche ?
Non sentite il niente che avanza e tutto avvolge ?
Non vedete la frustrazione della gente comune esclusa da qualsiasi processo decisionale ?
Non vedete la disperazione e lo sconforto che s’impadronisce delle persone comuni quando avvertono, a ragione, di non avere voce in capitolo nel definire o determinare il proprio futuro ?
Stiamo perdendo la nostra umanità. [ … ] Mentre il tempo accade assistiamo, impotenti, alla de – umanizzazione e alla degenerazione dei sistemi economici, politici e sociali
..
Ma voi giovani rifiutate questi atteggiamenti. Rifiutate i valori e la falsa morale che è alla base di questi atteggiamenti … Siete voi il futuro, E’ vostro il futuro, quello che vorreste avere .
ENTRATE NEI PARTITI, invadeteli , disegnate e imponete un sistema diverso che non abbandona gli ultimi, i meno fortunati. Costruite un sistema solidale che guarda al merito e non penalizza i poveri perché tutti abbiamo il diritto di vivere. Mettete al Centro" la città" con i suoi punti di forza e le sue debolezze e progettate il domani. Mettete al centro la persona umana. Lo so, al punto in cui siamo è difficile ma il domani non attende.
Aprite le finestre è fate entrare aria nuova. Rivendicate Il futuro che vorreste avere.
Se non ora : quando ? Il domani, il vostro domani è adesso.
Édouard Manet... e poi ti dico:.1._ un paese, un sistema paese che dimentica e umilia i suoi giovani non ha futuro.2._ un paese, un sistema paese che smette di produrre non esiste.3._ L’umanità ha fatto molti errori ma per fortuna , non si è mai sbagliata su un punto … Prima o poi si è sempre ricordata dei grandi geni della letteratura, dell’arte e della filosofia. Quelli che hanno espresso la ricchezza spirituale dell’uomo..4._Io so.
..
E’ sufficiente vivere, andare al
mercato, viaggiare fuori dai confini nazionali, leggere un giornale straniero
…
Basta vivere, andare allo stadio,
prendere il tram o il treno dei pendolari e scoprire che le parole non dette
parlano, raccontano meglio di un articolo di spalla o di apertura di un
giornale.
Basta vivere e mantenere un equilibrato
senso della ricerca, per riconoscere ciò che è giusto e vero che poi è tutto ciò
che è veramente bello e poi dire:
..
.
Io so che questo non è un paese aperto
ai giovani e al loro futuro…
.
Io so che viviamo in tempi difficili…
.
Io so che la corruzione sta divorando
il paese
.
Io so che è tornato il tempo di dire
che il nero è nero e il bianco è bianco per poi ricominciare.
.
Io so […]
.
..
Vedo l’immondizia ai lati delle strade, l’immigrato che vende calzini davanti al super mercato … l’umanità perduta che ‘’qualcuno’’ vorrebbe cancellare ma esiste Vedo il lavoro che non c’è e qualcuno vorrebbe metterci paura … ‘’Non abbiate paura’’ diceva, anzi gridava con forza un grande uomo. Uno che aveva attraversato il secolo breve e i suoi delitti… |
mercoledì 12 marzo 2014
Preghiera del Cardinale John Henry Newman
Guidami, dolce luce, nelle tenebre che mi sommergono,
guidami verso l'alto.
La notte è fonda e sono lontano da casa:
guidami verso l'alto.
La notte è fonda e sono lontano da casa:
guidami verso l'alto!
Dirigi i miei passi, perchè non vedo nulla;
fà che veda a ogni mio passo.
Un tempo non ti avrei pregato per farlo.
Un tempo non ti avrei pregato per farlo.
Da solo volevo scegliere il cammino,
credendo di poterlo determinare con la mia luce,
malgrado il precipizio.
Con fierezza elaboravo i miei obiettivi.
Ma ora dimentichiamo tutto ciò.
Tu
mi proteggi da tanto tempo e
accetterai di guidarmi ancora:
oltre le
paludi, i fiumi e gli scogli
che mi attendono al varco,
fino alla fine
della notte,
fino all'aurora in cui gli angeli mi faranno segno.
Ah! Io li amo da molto tempo,
solo per un pò li avevo dimenticati.
sabato 1 marzo 2014
Lucio Anneo Seneca - dal De otio, VIII, 3-4
Lord Frederic Leighton - Cymon and Iphigenia |
... l'ozio dovrebbe essere una necessità per tutti, dal momento che la sola cosa che gli si può preferire non esiste.
Se qualcuno dice che navigare è una cosa meravigliosa e poi soggiunge che non si deve navigare in quel mare dove spesso vi sono naufragi e dove scoppiano improvvise e frequenti tempeste che trascinano fuori rotta il pilota, io credo che costui, anche se mi fa l'elogio della navigazione, in realtà mi impedisce di levare gli ormeggi...
Carlos Drummond De Andrade, Lettera
Albert Anker |
È molto tempo, si, che non ti scrivo.
Sono invecchiate tutte le notizie.
Sono invecchiato anch'io: guarda, in rilievo,
questi segni su di me, non delle carezze
(così leggere) che mi facevi in viso:
sono ferite, spine, sono ricordi
lasciati dalla vita al tuo bambino, che al tramonto
perde la sapienza dei bambini.
La mancanza che ho di te non è tanto
all'ora di dormire, quando dicevi
"Dio ti benedica", e la notte si spalancava in sogno.
E quando, allo svegliarmi, vedo a un angolo
La notte accumulata dei miei giorni,
e sento che sono vivo, e che non sogno.
Carlos Drummond De Andrade
Lettera
da "Lezione di cose" (1962)
Albert Anker |