Nelle azzurre sere d'estate, andrò per i sentieri,
punzecchiato dal grano, a pestar l'erba tenera:
trasognato sentirò la frescura sotto i piedi
e lascerò che il vento mi bagni il capo nudo.
Io non parlerò, non penserò più a nulla:
ma l'amore infinito mi salirà nell'anima,
e me ne andrò lontano, molto lontano come uno zingaro,
nella Natura, lieto come con una donna.
Il sapore lontano, qualcosa di esotico e misterioso, sensuale e perfetto...per me questa poesia é tutto questo...per i viaggiatori.
RispondiEliminawww.nelmiogirodelmondo.net