martedì 7 ottobre 2008

CRISI EPOCALE

Greespan lo aveva detto. In un seminario dell'agosto 2006, in occasione dei 18 anni della sua presidenza alla Federal Reserve disse che non invidiava il suo successore.

Di solito pacato, in quell'occasione Greenspan fece un'analisi agghiacciante prevedendo negli Stati Uniti una crisi senza precedenti che avrebbe determinato il crollo del mercato immobiliare, la perdita di milioni di posti di lavoro e la recessione.
Che fare ?
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L'economista Mario Deaglio afferma che, per prima cosa, l'Europa, dovrebbe allentare il patto di stabilità. Nel calcolo del deficit dei singoli Stati non dovrebbero rientrare, egli dice, i capitali spesi per salvare le banche. Ed in ogni caso il tetto del 3% andrebbe allentato per far respirare l'economia.In questo momento, infatti, sarebbe più pericoloso ritrovarsi con milioni di disoccupati.

L'Europa può e deve evitarlo rivedendo il patto di stabilità.

A mio avviso....l'Europa dovrebbe percorrere la via di un nuovo New Deal, cioè un piano di riforme economiche e sociali in grado di risollevare il Vecchio Continente dalla ormai sempre più evidente depressione..
La gente viene prima del capitale, del mercato, del liberismo o di tutti gli ''accidenti'' che impediscono di vivere dignitosamente.
Non è possibile che a pagare il conto più salato siano sempre i più deboli che, è notorio, nulla hanno fatto per arrivare a questo disastro mondiale.
Purtroppo accade il contrario... c'è tutta una generazione che rischia di non incontrare il lavoro, quello vero ... i governi non pensano al lavoro....al mondo reale
L'economia mondiale, ... sotto la spinta della tecnologia, ha subito una mutazione radicale divenendo per il 70 % un'economia dei servizi finanziari. Assurdo ! L'economia che regola la vita di un paese non puo essere virtuale... Non si costruisce sulla sabbia.
Bisogna tornare all'economia reale .... serve coesione in Europa , un nuovo patto di stabilità, un nuovo New Deal .... o tutto si sfascia.
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PRIMA VIENE LA GENTE


7 commenti:

  1. Dovrebbe essere così.. dovrebbe venire prima la "Persona". Prima del mercato, prima delle frodi, prima dei raggiri...
    Ho un po' di timori, lo confesso. Ma ho anche un po' di speranza che è data dalle prossime votazioni americane.
    L'era del Secondo Bush è stata nefasta per tutto il mondo, e il suo commiato è questa crisi mondiale: chiosa perfetta di una gestione senza scrupoli del potere.
    Spero nel NEW DEAL che sono sicura porterà l'elezione di Obama.

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  2. E' solo la fine del principio...
    L'Italia entra in recessione, l'Europa stenta, soffre... assisteremo a cure dimagranti ( licenziamenti) ovunque.
    Obama non ha la bacchetta magica. Il problema è complesso.
    E' la storia che riavvolge i giorni. Non sappiamo ancora da dove ripartirà e comunque sarà dura. Ripartirà per costruire pace e benessere … in una situazione assolutamente diversa e nuova ?

    Comunque tutti sapevano che stava per succedere.

    Ripartirà dal 1929 o da un qualche passaggio precedente ?

    Stati Uniti ed Europa subiranno un inevitabile rallentamento. Cina ed India, paesi emergenti, probabilmente, dimezzeranno la loro crescita perché vedranno contrarsi l’export verso l’Occidente.
    Per loro è facile ….si riprenderanno grazie alla crescente domanda interna.

    Comunque l'Europa si sta muovendo. E' interesse di tutti muoversi per il meglio.

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  3. problema molto serio quello dell'attuale crisi economica. speriamo che le persone incaricate siano in grado di gestirlo al meglio, cercando in tutti i modi di arginare le inevitabili digrazie finanziarie a cui assisteremo. vedremo...

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  4. Che sia complessa la situazione è nei fatti.
    Nessuno può pensare di sottovalutare il "crollo": c'è un sistema che sta mostrando la sua crisi, anche di valori!
    Il richiamo alle votazioni americane era solo per richiamare proprio quei "valori" che, mi auguro profondamente, il nuovo possibile presidente possa riportare in primo piano lì.. e che magari questi si possano poi propagare fuori di lì.
    Speranze qui da noi non ne ho più: la classe dirigenziale (politica e non), per me, non ha proprio nessuna carta da spendere in questo senso.

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  5. Grazie Caterina... commento puntuale e di buon senso il tuo.
    Tempo fa, ti dicevo... ma che cavolo di mondo stiamo lasciando alle nuove generazioni.

    E' arrivata la risposta.

    Ciao PURESWAMI, grazie per essere tornata

    Brevemente....a mio avviso:

    L’orizzonte è quello…. quello di un dopoguerra così come raccontavano i nostri vecchi. A forza di deregolamentare (???)il sistema l’occidente ha gettato nel lavandino il bambino insieme all’acqua sporca.

    La Cina possiede gran parte del debito americano .. cambiano gli equilibri mondiali .
    Obama o chi per lui dovrà confrontarsi con i paesi emergenti fin qui esclusi dal governo del mondo.
    E’ questo il punto .

    Per noi italiani il patto di stabilità con l’Europa, in questa situazione, genera nuova disoccupazione.

    Abbiamo uno dei debiti pubblici più alti al mondo e la necessità di rientrare.

    I parametri di Maastricht vanno rivisti, allentati, resi più umani, altrimenti l’economia reale non riparte. I vincoli di Maastricht sono…. una camicia di forza che strozza l’economia , il lavoro e l’occupazione.

    GSN

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  6. @pureswami: è inutile criticare la classe dirigente. Adesso le critiche hanno solo il sapore della testardaggine di chi non vuole affrontare la situazione. Questa è la classe dirigente che abbiamo, buona o cattiva che sia, non può certo accollarsi le colpe di una crisi economica mondiale. Bisogna collaborare tutti e per un pò lasciare da parte le critiche, che siano sensate o meno.
    Per quanto riguarda i "valori" ( rispondendo così anche a Nino), perchè siamo così pessimisti? Sono giovane e cosciente dei numerosi difetti della mia generazione e del mondo che ci ritroviamo. Non per questo mi tiro indietro dal combatterli o mi nascondo in riflessioni sul tempo che fu. E' questo che abbiamo. Diamo pure la colpa a qualcuno se ci fa stare meglio, ma rimbocchiamoci le maniche e cominciamo ad agire, non solo a lamentarci.

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  7. Ciao Caterina,
    rispondere è difficile e tra le visite pre ospedalizzazione ( a breve un intervento chirurgico) i problemi della famiglia, la necessità di riflettere e agire per il meglio nella situazione sociale, politica ed economica che stiamo vivendo.( mettere in sicurezza il poco o tanto che possiedo di mio) ....manca il tempo...e forse anche la testa.
    C'è un articolo del giornalista MAX HASTINGS ... che riporto per te. Non è tutto ma c'è molto di quello che vorrei dirti.
    Sappi che è ho una grande stima di te.

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