venerdì 20 marzo 2009

Destinatario sconosciuto - V

Un set di fotografie dedicate al Museo Marc Chagall di Nizza
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Destinatario sconosciuto (V) …
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Stamani sono andato dal chirurgo che collabora con il primario che mi ha operato. Bisognava che mi visitasse per verificare il drenaggio delle ferite, medicare e togliere i punti.
Eravamo d’accordo di incontrarci di primo mattino… ho deposto il giaccone, tolto la tuta per poi adagiarmi sul lettino della medicheria. Ho atteso ... un tempo breve ma interminabile. Il primario e i suoi assistenti erano in visita.
Nel silenzio della stanza la mente è corsa veloce agli eventi che in rapida successione hanno messo in crisi il presente, ristretto l’orizzonte futuro e non so poi. C’è sempre un poi da interpretare, analizzare, comprendere … un succedersi di giorni che vorresti felici.
Un poi che improvvisamente s’incarta e diventa oscuro, precario, difficile. Osservo il mio corpo provato dalla malattia. Lo ricordo forte, perfetto… veloce nella corsa, agile, infaticabile. Mi ha servito bene. Ora ha bisogno di cure, amore.
Luciano, il Primario, ha fatto un buon lavoro ma i controlli non sono terminati… bisogna attendere …..
Conosco Luciano dai tempi del collegio . Era il migliore della classe insieme a Giulio. Io eccellevo negli sport. Amavo il calcio, la pallavolo, il ping-pong ….
Ero il più veloce nella corsa e nelle prove di resistenza. Saltavo un metro, senza fatica, da fermo e a piedi uniti . Salivo sulla corda senza utilizzare i piedi, con le sole mani… e discendevo veloce.
Nelle materie artistiche, come negli sport, ero di gran lunga il migliore. Nelle ore di studio, scrivevo poesie e leggevo Joyce, Quasimodo, Ungaretti. Amavo i poeti. Ero Ulisse, l’eroe di Omero …. Immaginavo un divenire difficile, di lotta per raggiungere la terra amica, la casa dell’infanzia: il desiderio di un orfano che viveva la solitudine del futuro.
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‘’Come va?’’
‘’Bene’’ ho risposto …. ‘’ ne ha fatta di strada!’’
‘’Chi?’’
‘’Il primario.’’

4 commenti:

  1. Finalmente ti rileggo!
    BENE!
    Anche se ti sento un po' amareggiato...
    ma capita, soprattutto a chi "saltava a piedi uniti"...
    Come stai?
    Un abbraccio e spero di leggere presto nuovi "resoconti".
    P.

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  2. Grazie per la vicinanza... attendo l'ultimo controllo. Andrà bene, ne sono convinto. Per un po resterò in silenzio, ne sento il bisogno

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  3. fa sempre piacere risentirti :-D

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  4. Appena ti riaffaccerai da queste parti, troverai il mio saluto!
    P.

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