venerdì 31 luglio 2009

Venanzio Reali

Jules Dupré
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Le donne del mio paese
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Le donne del mio paese
le ricordo contro nubi mugnaie:
la Cisa di gazze nel vento,
la Pina di resine al sole,
l’Elsa che rideva purpurea
nella mite gazzarra
delle ciocche corvine, e la Pia che,
sorriso appena,
disparve colomba di passo,
sereni occhi, aquilone
caduto sotto l’orizzonte.
Altri cieli vi contemplano,
donne del mio paese!
e anche l’aria dimentica il grido
nella nostra caduta infanzia.
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Non confessionale, ma religiosa nel senso più alto, la poesia di Agostino Venanzio Reali, per nulla semplice, anzi complessa, predilige la figura dell’ossimoro come mezzo stilistico: mentre sosta davanti al mistero della bellezza che commuove, parimenti si coinvolge quasi ad assumere su di sé il dolore dell’uomo e del mondo.

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