venerdì 21 agosto 2009

Charles Baudelaire - I fiori del male - LXXIV La campana incrinata

Edouard Manet, L'artista.
Ritratto di Marcellin Desboutin , 1875,
olio su tela, 192x128.
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È così amaro e dolce nelle notti d'inverno,
ascoltare accanto al fuoco che guizza e manda fumo,
i ricordi lontani sollevarsi lentamente
al canto delle campane disciolto nella bruma
.
Beata la campagna dalla gola vigorosa
che a dispetto degli anni, sana ancora e solerte,
lancia fedelmente il suo grido religioso,
come un vecchio soldato sotto la tenda all'erta!
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Quanto a me, la mia anima si è incrinata,
e quando soffrendo vuol riempire dei suoi canti
la fredda aria notturna, la voce affievolita
.
pare il rantolo rauco d'un ferito abbandonato
che in un lago di sangue, sotto un mucchio di morti,
muore senza muoversi, tra immensi sforzi.
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