martedì 15 settembre 2009

Alto Commissario Onu: violati i diritti umani dei migranti

La nave dei folli

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Navi Pillay denuncia le violazioni delle convenzioni internazionali in materia
I respingimenti in mare dei migranti, "abbandonati e respinti senza verificare in modo adeguato se stanno fuggendo da persecuzioni", violano il diritto internazionale.
È l'accusa di Navi Pillay, Alto Commissario Onu per i diritti umani, che segue quelle lanciate nei mesi scorsi dall'Unhcr.
La Pillay sostiene che "la pratica della detenzione dei migranti irregolari, della loro criminalizzazione e dei maltrattamenti nel contesto dei controlli delle frontiere deve cessare"Nel suo discorso per l'apertura della 12° sessione del Consiglio per i diritti umani parla delle morti in mare dei migranti e delle "sofferenze di quelli che vengono abbandonati al largo delle coste della Libia, di Malta e dell'Italia", ricordando il barcone di eritrei naufragato lo scorso agosto e citando anche altri episodi, avvenuti nel Golfo di Aden, nei Carabi e nell'Oceano indiano.
Secondo l'Onu oggi le navi che attraversano il Mediterraneo ignorano le suppliche d'aiuto provenienti dalle imbarcazioni in difficoltà, dando per scontato che trasportino migranti, e in molti casi le autorità fanno lo stesso lasciando queste persone in balia di stenti e pericoli "come se stessero respingendo barche cariche di rifiuti pericolosi".

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La nave dei folli (Bosch e Delacroix)
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(Centro di identificazione ed espulsione)
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Mi chiamo Hassan
Ho 12 anni e vengo da un paese Africano.
Un missionario comboniano, un italiano
mi ha sottratto all’esercito dei bambini che, armati
combatte e uccide la gente dei villaggi.
Avevo un mitra, mi ha dato un libro.
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Mi chiamo Hassan
e con mia madre ho attraversato il deserto
e poi il mare
ed ora sono qui, nel paese delle libertà….
qui, dove la gente ama i bambini e non uccide lo straniero
Sta scritto nella Bibbia,
il libro avuto in dono da un missionario italiano
Sta scritto li e dice…
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"Non molesterai il forestiero né lo opprimerai
perché voi siete stati forestieri in terra di Egitto”
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Io sono Hassan...
Fuggito dalla guerra e dalla fame
….e sono solo.
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( Giovenale Nino Sassi )
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Breve nota...
condivido il pensiero dell'ONU.
Non cerco, in questo periodo particolare della mia esistenza l'impegno sociale ( non me lo posso permettere: per il momento) ma, davanti al degrado della politica ... tentai di rappresentare con la poesia ''Forestieri in terra di Egitto (Centro di identificazione ed espulsione)'' il mio rifiuto della situazione che si stava generando .
Tra maggio e giugno u.s. ho dedicato alcuni post al problema delle migrazioni.
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