lunedì 5 luglio 2010

Gli ultimi giorni


Da akatalēpsía , il bellissimo blog di Clelia Mazzini ripredo un post molto interessante.

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Gli ultimi giorni sono disgraziati; e così gli ultimi momenti sono momenti disgraziati. Non è il fatto che si avvicini la separazione a rendere quei giorni e quei momenti così disgraziati, bensì la sensazione che ci si aspetti qualcosa di speciale da loro, qualcosa che mancano sempre di produrre. Periodi spasmodici di piacere, di affetto, e persino di studio, di rado evitano di deludere quando premeditati. Quando giungono gli ultimi giorni, gli si dovrebbe permettere di arrivare e scivolare via senza particolare attenzione o menzione. E quanto agli ultimi momenti, non dovrebbero esistere. Semplicemente. Che siano finiti per sempre, ancor prima che sia riconosciuta la loro esistenza.

8 commenti:

  1. paola santi6/7/10 18:19

    so che è il titolo del blog ma cosa significa, voglio dire da cosa deriva, akatalepsia? ho fatto una ricerca ma mi rimanda direttamente al blog. gracias

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  4. sì, l'eterno ritorno. grazie.

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  5. l'eterno ritorno è uno dei capisaldi della filosofia di Friedrich Nietzsche.
    ''In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte''.
    Da cattolico ho un'idea diversa del mondo e della vita ma questa è un'altra storia... la mia !

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  6. Akatalepsia è un termine greco antico.
    Significa "mancanza di comprensione", "impossibilità di conoscere o capire" (il senso della vita, la verità).
    E' l'assunto teorico tipico degli scettici attraverso il quale si astengono da ogni giudizio, nulla essendo di fatto dimostrabile tutto essendo limitato o di parte.
    Un atteggiamento che li conduce ad un sereno distacco, contrapposto alla smania di voler comprendere ogni ragione dell'esistenza e della realtà.
    Credo che Clelia sia sempre più vicina a quell'oasi di imperturbabilità disillusa.

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  7. Grazie Bruno,
    finalmente uno squarcio di verità. Ho una profonda stima di Cleia... una sorta di sincera, forte, virtuale amicizia.
    Comunque ''Katalepsia'' è un termine finlandese che si traduce con ''catalessi'' ...
    l'unica debole traccia per me che non conosco il Greco antico

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  8. Ciao Paola... da cosa deriva akatalepsia ? bisognerebbe chiederlo a Clelia ma forse non esiste. Troppo brava, troppo sensibile... Lei e i suoi silenzi.

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