domenica 12 settembre 2010

William Shakespeare - Sonetto 54



Oh, di quanto più bella sembra
dal soave ornamento che la virtù le dona;
bella la rosa appare, ma più bella si tiene
per quel dolce profumo che a lei dentro vive;
rose canine han fiamma tanto intensa
quanto la profumata tinta delle rose,
stanno su eguali spine, sì gaiamente giocano
quando alito d'estate schiude quei bocci ascosi:
ma poi che il lor pregio sta solo in apparire
non corteggiate vivono, e trascurate avvizzano,
muoiono per sé sole. Non così soavi rose,
di lor morte soave, profumi soavissimi son tratti:
in tal modo di te, bello adorabil giovane,
come quella svanisca, distilla il mio verso la virtù.

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