sabato 10 settembre 2011

La Terra Santa (Alda Merini )

La presa di Gerico, da una copia miniata (Francia XV sec.) de le Antichità Giudaiche di Giuseppe Flavio. L'uso delle trombe per abbattere le mura di Gerico, così come è descritto da Giosué (IV), testimonia quanto sia antica l'idea della connessione tra musica e soprannaturale.
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Ho conosciuto Gerico,
ho avuto anch’io la mia Palestina,
le mura del manicomio
erano le mura di Gerico
e una pozza di acqua infettata
ci ha battezzati tutti.
Li dentro eravamo ebrei
e i Farisei erano in alto
e c’era anche il Messia
confuso dentro la folla:
un pazzo che urlava al Cielo
tutto il suo amore in Dio.
.
Noi tutti, branco di asceti
eravamo come gli uccelli
e ogni tanto una rete
oscura ci imprigionava
ma andavamo verso le messe,
le messe di nostro Signore
e Cristo Salvatore.
.
Fummo lavati e sepolti,
odoravamo di incenso.
E dopo, quando amavamo
ci facevano gli elettrochoc
perché, dicevano, un pazzo
non può amare nessuno.
.
Ma un giorno da dentro l’avello
anch’io mi sono ridestata
e anch’io come Gesù
ho avuto la mia resurrezione,
ma non sono salita ai cieli
sono discesa all’inferno
da dove riguardo stupita
le mura di Gerico antica.
.
(da La Terra Santa – 1984)
.
Un'altra miniatura rinascimentale che fa riferimento all'episodio Biblico della presa di Gerico.

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