Ecco un poeta che non conoscevo. Cerco immagini per rappresentarne il pensiero, provo...
.
.
Lea Goldberg -(1911-1970) .
Di origini ebraiche nasce nel 1911 a Konigsberg, nella Prussia Orientale e trascorre infanzia e adolescenza a Kovno, in Lituania. A sedici anni pubblica la sua prima poesia in lingua ebraica. Studierà poi a Berlino e a Bonn. Nel 1935 si stabilisce definitivamente a Tel Aviv e nello stesso anno pubblica il suo primo libro. Nel 1954 diventa docente di letteratura presso l'università ebraica di Gerusalemme. E' autrice di romanzi, poesie, commedie e saggi. Goldberg che parlava sette lingue ha tradotto numerose opere straniere in ebraico. Muore nel 1970.
.(dal Bolg Biancheggiando
.
VERSO DI ME
Di memorie d'amore
gli anni hanno adornato il mio viso
segnandomi i capelli di lievi filigrane grigie:
son diventata così bella
Paesaggi riflessi
nel mio sguardo
strade percorse
han marcato i miei passi
Se ora mi vedessi
non troveresti il tuo passato.
Torno a me
con un volto che invano cercasti
quando ti venivo incontro.
.
.
Ciao Nino.
RispondiEliminaTi lascio questa sua poesia, nel caso tu non la conosca:
"Davvero" (Ha omnan)
Davvero verranno ancora giorni di perdono e di grazia
e camminerai nel campo come l'ingenuo viandante
La pianta dei tuoi piedi nudi accarezzerà i fili d'erba,
e le sommità delle spighe ti pungeranno, e la loro puntura sarà dolce,
oppure la pioggia ti sorprenderà, con la massa battente delle sue gocce
sulle spalle, sul petto, sul collo e ti rinfrescherà il capo.
Davvero camminerai ancora nei campi e la quiete si diffonderà in te,
respirerai il profumo del solco trovando pace a ogni respiro
vedrai il sole nello specchio della pozza dorata
le cose e la vita saranno semplici e sarà permesso toccarle
e sarà permesso, permesso, permesso amare
Camminerai nei campi da sola,
non ti brucerai nella vampa degli incendi,
in strade indurite dal terrore e dal sangue.
E con cuore sincero sarai di nuovo umile e docile
come un filo d'erba, come un essere umano,
cui è permesso, permesso, permesso amare.