Nel  periodo elettorale, mentre i candidati si affannano nei loro templi e  uno promette denaro, un altro sguinzaglia i suoi galoppini, un altro  ancora consuma di baci le mani di coloro da cui, una volta eletto, non  si lascerà nemmeno toccare, mentre tutti  sono in ansiosa attesa della voce del banditore, non è forse la cosa  migliore starsene tranquilli a guardare quel mercato, senza né comprare  né vendere?
Lucio Anneo Seneca
Lettere a Lucilio
CXVIII, 3
Lucio Anneo Seneca
Lettere a Lucilio
CXVIII, 3

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