domenica 19 agosto 2012

Karl Raimund Popper: Scienza e filosofia

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“Tutta la conoscenza rimane fallibile, congetturale. Non esiste nessuna giustificazione, compresa, beninteso, nessuna giustificazione definitiva di una confutazione. Tuttavia, noi impariamo attraverso confutazioni, cioè attraverso l'eliminazione di errori [...]. La scienza è fallibile perché la scienza è umana”.

(Karl R. Popper)

2 commenti:

  1. Bella citazione. Però gli hai reso un torto accompagnadola con l'immagine del suo peggior nemico (in termini epistemologici ovviamente) :)

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  2. Grazie Uriel.... hai ragione...Difficile per me che non sono filosofo rispondere...

    E’ vero, Popper, nel suo ‘’ La società aperta e i suoi nemici ‘’ individuò nelle teorie politiche di Platone implicazioni totalitarie proprie delle ‘’società chiuse’’ … diversamente da Socrate

    Eppure, a mio avviso, tutto inizia con loro e Raffaello ben li rappresenta…

    Uno, Platone, che solleva il dito verso l’alto e racconta di se, della sua filosofia che guarda all'iperuranio , all’idea trascendente che, dice, altro non è che l 'eterno Vero, l'eterno Buono , l'eterno Bello.

    L’altro, Aristotele che, pur cercando, come Platone, l’eterno e immutabile che spieghi il modo in cui avvengono i mutamenti della natura , sostiene la non trascendenza delle idee e nega le idee-numero o numeri ideali, introdotti dal Platone.

    La Scuola di Atene di Raffaello ben rappresenta l'origine e lo sviluppo del pensiero occidentale, a cui anche Popper fa riferimento ...


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