Quello che manca è andare
per rinascere a nuove emozioni, sensazioni;
alle armonie degli amori nascosti
dal fango delle tante strade percorse.
Straniero ovunque
da straniero nuovamente vado
lontano da sentieri inospitali.
Difficile trovare rifugio, riposo:
è già sera.
Il cammino è duro ma,
laggiù, dove il vento agita gli alberi,
una luce, una casa promette ristoro,
calore, volti di giovani donne e canti.
Il ricordo di melodie antiche
riscalda il cuore sofferente.
Povero il mio cuore tanto a lungo esposto ai venti !
Alzo la lanterna e vado:
un mondo nuovo aspetta e accoglie,
un luogo cercato, desiderato.
Raggiungerò la casa domani, all’alba
Non importa la distanza: il cammino è sicuro.
Farò sosta nella casa sulla collina,
prima dei monti
dove nasce l’arcobaleno.
Straniero ovunque
giungo alla meta e chiedo ospitalità.
Ho bussato alla porta del Signore...
Le membra stanche,
le ferite aperte e sanguinanti
reclamano cure, riposo.
Ho bussato ....
qui, sull’uscio, infuria la tempesta.
Immagino la quiete oltre la porta.
Basta vagabondare.
Sono arrivato dove il sentiero finisce.
Le ferite bruciano,
i piedi portano la stanchezza del cammino.
Cerco un riparo:
mi distendo e riposo.
Attendo.
gsn
Composizione superba, complimenti!
RispondiEliminaYo como siempre disfruto de las bellas pinturas que cuelgas en tu página... Me gusta Renoir. Delicado como una flor...
RispondiEliminaBesos
Grazie Uriel ... c'è molto della mia vita attuale...
RispondiEliminaCiao Ojo ... Besos ! eres hermosa