mercoledì 29 maggio 2013

John Steinbeck - The Grapes of Wrath

 Foto: "Le donne osservavano i mariti, per vedere se questa volta era proprio la fine. Le donne stavano zitte e osservavano. E se scoprivano l'ira sostituire la paura nei volti dei mariti, allora sospiravano di sollievo. Non poteva ancora essere la fine. Non sarebbe mai venuta la fine finché la paura si fosse tramutata in furore"

John Steinbeck - The Grapes of Wrath (tradotto in italiano con il titolo Furore)
 
 
"Le donne osservavano i mariti, per vedere se questa volta era proprio la fine. Le donne stavano zitte e osservavano. E se scoprivano l'ira sostituire la paura nei volti dei mariti, allora sospiravano di sollievo. Non poteva ancora essere la fine. Non sarebbe mai venuta la fine finché la paura si fosse tramutata in furore"

John Steinbeck - The Grapes of Wrath (tradotto in italiano con il titolo Furore)
 
 
 
John Steinbeck nacque a Salinas, in California, nel 1902 e morì a New York nel 1968. Interrotti gli studi universitari, si dedicò con abnegazione ai problemi sociali degli Stati Uniti negli anni bui della "grande crisi", fino ad unirsi nell'Oklahoma a un gruppo di contadini che emigrava verso la costa occidentale. Da questa esperienza la sua vocazione letteraria, già compiutamente manifestatasi in La Santa Rossa (1929), I pascoli del cielo (1932), Al dio sconosciuto (1933) e soprattutto in Pian della Tortilla (1935), si irrobustì grazie a una franca adesione all'impegno civile e alla denuncia sociale. Nascono così La battaglia (1936) e Furore (1939), fra i quali si inserisce la favola picaresca di Uomini e topi (1937). Il grande successo ottenuto gli consentì di dedicarsi a tempo pieno alla letteratura e ai viaggi, dai quali traeva spesso spunto per i suoi romanzi. Durante il secondo conflitto mondiale fu corrispondente di guerra, e dall'esperienza bellica nacque il romanzo La luna è tramontata (1942). Tra le molte opere narrative da lui scritte sono inoltre da ricordare Il cavallino rosso (1937), La valle lunga (1938), Vicolo Cannery (1945), La perla (1947), La corriera stravagante (1947), La valle dell'Eden (1952), Quel fantastico giovedì (1954), L'inverno del nostro scontento (1961). Nel 1962 fu insignito del premio Nobel per la letteratura.

(fonte... La biblioteca di Repubblica)
 
 
 

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