martedì 25 giugno 2013

LETTERA AL PADRE



... deve scusarmi se solo oggi, grato, prendo la penna e mi appresto a scrivere.
Sono stato per tutto il tempo preso da problemi di salute,dalle preoccupazioni e da una spossatezza che viene quando nel cuore manca la gioia.
.Ora va tutto bene …  i problemi sembrano superati ed io penso a Lei, alle bellissime parole che, lungo gli anni,  ho ricevuto, al tanto che queste raccontano, all’aiuto che mi hanno dato, al futuro che resta davanti.
  Vorrei ringraziarla con una bella lettera ma scrivere mi pesa e le parole restano chiuse negli angoli della mente e del cuore.
Vorrei raccontare della mia famiglia e dei sacrifici che dobbiamo sostenere per questa orribile crisi economica; una crisi che sta maciullando il paese nel più orribile dei modi. E sono le giovani generazioni a pagare il prezzo più alto.
Che bello sarebbe alzare il telefono e ascoltare la sua voce, i suoi consigli, la bellezza della sua parola !

Mi manca la sua parola ….

Prendo la penna ma …
messo davanti a un foglio di carta non scritto provo a disegnare il tanto e il nulla che vivo ma non sempre ci riesco.
Lei mi conosce, preferisco la riservatezza e non amo raccontarmi oltre i limiti circoscritti dall’amicizia.

L’amicizia!

Prendo le sue lettere dal cassetto dei ricordi e ritrovo  pensieri caduti, nascosti negli angoli della memoria, sensazioni bellissime,



Klimt



“Carissimo Nino, 

perché riconosco la tua intelligenza e ancora più la tua nobiltà d’animo e la tua sensibilità, sappi che quanto mi accingo a scriverti è solo per farti sapere che sono sicuro che riconosci valido il detto di Pascal : “il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce … molto spesso il cuore arriva a comprendere ciò che la ragione cerca”.

Se tanto ti scrivo è perché sappia che sei sempre nella mia memoria, ma soprattutto nel mio cuore.

È vero che la ‘’ragione’’ è la ‘’facoltà di pensare, di conoscere la realtà che ci circonda e le persone che entrano nella nostra vita’’, ma è anche vero che questa facoltà, col passare del tempo si … indebolisce e per questa ragione il ‘’patrimonio di conoscenza’’ dei fatti di vita vissuta e di tanti individui incontrati nel corso del tempo si stempera e perfino si perde. Tuttavia, quando si tratta di ‘’ persone che entrano nel cuore’’ queste restano sempre presenti”.



Ottone Rosai

E' sera, anzi è notte.

La pioggia ha smesso di battere i vetri della finestra: sembra ottobre !

Forse è la pioggia che porta la tristezza, la voglia di riempire la stanza, di non restare solo... I miei dormono.

Forse è vero che i poeti attendono la notte per scrivere sciocchezze.

Attendono l'amore che c'è, che non c'è e lascia soli.

Le sue lettere riempiono il silenzio, il buio di una notte senza stelle e mi aiutano a sopportare il giorno che viene.

Anni difficili, questi … anni di lotta testarda in cerca della bellezza che c’è, che non c’è, che poi è tutto ciò che è vero, buono e giusto. … la giustizia...



Gauguin

“Carissimo Nino, 

[ …  ]  mi trovo a vivere … quotidianamente in uno stato di vita che non è quello di chi, dopo aver assolto la sua missione, può vivere serenamente il tempo che il Signore gli vorrà concedere, bensì in una situazione nella quale  - a parte i condizionamenti legati alla … vecchiaia … si aggiungono anche quelli legati al dovere di non lasciare senza risposta quanti quasi quotidianamente si rivolgono a me per avere un aiuto e un conforto per risolvere i loro problemi … spirituali e … economici.



Pissarro

Ho bisogno di riposo, di liberare la mente per scrivere, raccontare, vivere sensazioni, emozioni nuove e non mi basta leggere un buon libro o la biografia dei grandi e il racconto, quello che agita la notte, resta nella penna e sfiorisce insieme ai giorni che passano lenti, irraggiungibili, inconcludenti.

Bisognerebbe vivere per ricominciare, tutti i giorni, e inventare il presente che vorresti ma ... domani non è il giorno che vorrei.

Eccellenza, rileggendo le sue lettere ritrovo l’uomo, il padre buono capace di amare, di unire, di riconciliare, espressione del cuore di Cristo :  “Vedendo le folle ebbe compassione di loro”.

Un uomo dal cuore sempre giovane e pieno d’entusiasmo,  il padre sempre vicino agli ultimi, ai bisognosi, …

È per questa capacità di scendere tra gli ultimi che l’ho amata e ho vissuto come un privilegio grandissimo l’amicizia, l’affetto che mi hai voluto donare e che ho cercato di ricambiare come meglio potevo...


Chagall

Carissimo Nino,

molte altre cose avrei voluto scriverti per poterti meglio esprimere il mio affettuoso ricordo e per riparare al fatto che, se anche nel passato non sono stato io a prendere l’iniziativa di scriverti, il ricordo che mi lega a Te e ai tuoi Cari mi è sempre presente nelle S.Messe che celebro ogni giorno.

Accogli e gradisci il ringraziamento per l’affettuoso ricordo che porti della mia persona, mentre con tutto il cuore invoco su di te e sulla tua Famiglia la benedizione del Signore, intercedente la nostra Madre Santissima.



F.to + ... 


Antonio Berni

Ho combattuto la buona battaglia, mi dico, e spesso ho perso .

Ma era veramente la buona battaglia o io, bambino che pensa da grande, ho confuso il bene con il male?

Non lo so! Il tempo che resta è difficile



La sera si è fatta notte
un buio di ombre
silenzio



Ieri pensavo alla guerra che nessuno ci ha dichiarato ma che, a mio avviso, stiamo vivendo e al fallimento dei principi negoziali che dovrebbero essere sempre perseguiti per portare frutti il più possibile durevoli .

Pensavo alla guerra e a Melville e al suo Benito Cenero ( la nave .. la rivolta degli schiavi) : la guerra !

 La crisi economica e quindi politica e sociale è tutto questo … una grande guerra che nessuno ha dichiarato ma che stiamo vivendo.

 Ha i suoi campi di battaglia, le sconfitte e le vittorie, conta i suoi morti . E noi la stiamo perdendo.

Il nostro tempo è attraversato ‘’dalla filosofia del denaro’’.
Il denaro è simbolo dell'epoca moderna caratterizzata dall'impersonalità dei rapporti umani, sempre più freddi e distaccati e dalla conseguente perdita dei valori sia qualitativi che quantitativi.

Siamo tutti in pericolo e abbiamo bisogno di uomini come Lei, padre santo, capaci di scendere tra i sofferenti per abbracciarli e donare amore. Uomini capaci di spezzare il mantello e farsi prossimo.

Tace il silenzio

sui tetti

piove


Siamo sempre più ingranaggi di un sistema che ha smesso di mettere al centro la persona umana e i suoi bisogni.
Figuriamoci se - il sistema - pensa al futuro delle giovani generazioni ….
In questo scenario, nel mio breve, nel poco che sono e posso, resto, come Lei mi ha insegnato, dalla parte degli ultimi, dei sofferenti, di quelli che subiscono ingiustizie … resto a fianco di ‘’quelli che non hanno’’.

I giorni che abbiamo davanti sono difficili … mi consola e aiuta la certezza che Lei, dalla casa del Padre, continua a benedire questa città che ha tanto amato e noi che siamo stati i suoi amici.

Dalla mia residenza, giugno 2013

da “Destinatario sconosciuto”



Giovenale Nino Sassi

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