giovedì 4 luglio 2013

Quinto Orazio Flacco - Odi, I, 31





Cosa ti chiedo, mentre prego
 Apollo vate?
 Forse vino nuovo
 da mescere nella pàtera?
 No, non abbondanti messi di Sardegna
 non mandrie della calda Calabria
 non oro o avorio indiani
 o le terre del Liri
 piene di pace
che il fiume tocca
in silenzio, consumandole.

Io sono pago delle viti calene  
le ho avute dalla dea Fortuna
 qualcuno berrà in coppe d'oro
il vino che la Siria dà in offerta
 saranno senz'altro amati dagli dèi
 coloro che stanno sempre sull'Atlantico
a guardare, senza paura.

A me bastano l'oliva
 la cicoria, un po' di malva tenera.
Questo ti chiedo

 figlio di Latona
 di essere felice per ciò che già possiedo  
in salute  
con mente integra
 invecchiando serenamente.
Avendo ancora la forza di cantare.

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