
Nella mia lontana giovinezza, ho sempre usato 
spingermi avanti e mai guardarmi indietro; 
 il passato pare una risibile sacca 
dell'inutile, lo sfatto, lo sprecato.
  Più tardi, e più confuso, ho trovato 
sempre meno importante il futuro, 
 e sul presente concentrando ogni sforzo 
 giudicai vani futuro e passato.
  Oggi, d'ogni illusione liberato,
  gioco a piacere col poco tempo rimasto;
  guardo il futuro e ci rivedo il passato: 
 sì, nel presente me la rido con gusto.
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