Le nubi sono cariche di pioggia e a tratti piove. Resto in casa. Ho acceso la televisione. C'è il Giro d'Italia. I corridori stanno attraversando Isola di Carturo, la città nativa del Mantegna, pittore ed incisore italiano di grande talento.
Nel 1466, il Mantegna è a Firenze e Siena. Di questi anni è il Cristo morto, uno dei suoi più celebri quadri.
Il dipinto ritrae il Cristo morto, supino, su di un letto di marmo. È affiancato dalla Vergine Maria, San Giovanni e da una terza figura, identificabile con una pia donna o con la Maddalena, che piangono per la sua morte.
Il dipinto ritrae il Cristo morto, supino, su di un letto di marmo. È affiancato dalla Vergine Maria, San Giovanni e da una terza figura, identificabile con una pia donna o con la Maddalena, che piangono per la sua morte.
C'è la volata per la vittoria...
Mantegna è il maestro della prospettiva... In questo caso la profondità, nella visione totale del corpo del Cristo, carica di drammaticità la scena... Imponente, il corpo del Cristo... cattura lo sguardo dell'osservatore... le tre figure a mio parere, hanno un qualcosa di enigmatico... ma non tolgono minimamente la scena al Cristo... L'occhio rimane lì... sul corpo del Cristo morto...
RispondiEliminaE' un piacere ritrovarti Nino... besitos... Sonia
Ciao!
RispondiEliminaè splendido questo cristo ,ma non è da meno il cristo velato di sanmatano buona giornata
RispondiEliminaSonia,
RispondiEliminagrazie per il tuo bellissimo commento. Il Mantegna mi ricorda Fra Lippi, pittore di talento morto nel 1469 a Spoleto, la mia città. Pittori che studiano la prospettiva e le tecniche itrodotte dai fiamminghi al pari di Masaccio. Periodo ricco di novità il '400.
Elena, bentornata ...
Marcella,
...ti riferisci al Cristo Velato della Cappella dei Sansevero di Napoli ? Ciao e grazie di te.