mercoledì 29 aprile 2009

Terremoto de L'Aquila: la notte del 6 aprile...anche io ho pianto

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Anche io ho pianto la notte del 6 aprile.
Mi sono svegliata avvertendo la scossa da Roma. Lunga e forte.
E ho pianto perchè sapevo già, prima ancora di conoscere epicentro e magnitudo che quello che io avvertivo era un terremoto in abruzzo, a casa mia... e che, per come io da lì lo avvertivo, aveva raso al suolo.
E ho pianto i giorni a seguire per metà della mia famiglia (e quindi del mio cuore) in tenda a vivere della solidarietà d'altri.
Ho pianto per quei vicoli.
Ho pianto perchè non dovrebbere succedere che le nostre case crollino, ma lo fanno.
E piango ancora oggi, se posso girarmi verso un angolo e non essere vista, ogni volta che qualcuno sapendomi direttamente interessata, mi racconta con entusiasmo di aver aiutato spedendo vestiti, scarpe... ogni cosa... senza rendersi conto di darmi l'esatta percezione di cosa sia la disperazione, di mettermi davanti agli occhi quanto terribile sia la realtà, prima ancora di mostrarmi quanto meravigliosa sia la solideriatà.
E' una ferita aperta.
Ed è profonda.
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Beatrice
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MARC CHAGALL

Grazie Beatrice, anonima visitatrice, per la tua dolce e bellissima testimonianza.

Lo sento..... è scritta con il cuore.

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