Emigrare è anche bello. È bello conoscere ed apprendere lingue nuove, sensazioni che si muovono in spazi diversi; strade , monti e boschi, fiumi e laghi.. volti ..che si aprono per diventare memoria.E ami le terre avute in dono dalla vita e le strade e le piazze e nuovi ricordi, nel tempo, affollano la mente raccontati in lingue diverse dalla tua e non ci fai caso tanto ti appartengono e sono tuoi.Conosci l’inglese, apprendi il tedesco, hai fatto nuove amicizie e ti è piaciuto. Diritti riservati
venerdì 10 settembre 2010
Vladimir Majakovskij - Notte di Luna
A Sud e ad Ovest piove ma qui, in questa terra antica, un cucchiaio argentato ruba alle nubi la notte, illumina i boschi e i tetti delle case che, veloci, scendono a valle.
Notte di Luna
Verrà la luna
è già apparsa
un po'!
Ma eccola sospesa
piena nell'aria
Deve essere Dio
che con un meraviglioso
cucchiaio d'argento
Rimesta la zuppa di pesce stellare
Se la poesia che mi lasci è questa allora stasera cenerò in un piatto di luce.. Grazie*
RispondiElimina.. e mentre ceni nel piatto di luce un latrare di cani attraversa il silenzio. Pensieri randagi salgono tra nebbie notturne e stanze vuote. C’è vento stasera …
RispondiEliminaIl vento accarezza i battenti e smuove con gentilezza le tende. Le stanze orfane di essenze parlate si riempiono delle confidenze della notte. Un grillo pasciuto ne accompagna la presenza col suo bel canto.
RispondiEliminaNuotano nel boccale, i pesci di corallo
RispondiEliminanel boccale, in mezzo alle stelle,
com'è bizzarro, mia rosa, com'è bizzarro
la stupidità dei pesci di corallo
sanguina dalla ferità di tante canzoni.
I fior di corallo guardano alle stelle, piangendo cipria dalla seta nella loro corona. Principi nella nuova notte che s' accinge a sorridere..
RispondiEliminaImpossibile dormire la notte qui a Varna
RispondiEliminaimpossibile dormire
per via di queste stelle che son troppe
troppo lucide troppo vicine
per via del mornorio sul greto dell'ode morte
il loro sussurro
le loro perle
i loro ciottoli
le alghe salate
per via del rumore di un motore sul mare come un cuore che batte
per via dei fantasmi
venuti da Istanbul
sorti dal Bosforo
che invadono la stanza
gli occhi verdi dell'uno
le manette ai polsi dell'altro
un fazzoletto
nelle mani del terzo
un fazzoletto che sa di lavanda.
Impossibile dormire la notte qui a Varna, mio amore,
qui a Varna, all'albergo Bor.
(Nazim Hikmet)