mercoledì 3 agosto 2011

Umberto Saba - Città vecchia (da Trieste e una donna, 1910-12)



Norberto
.
Spesso, per ritornare alla mia casa
prendo un'oscura via di città vecchia.
Giallo in qualche pozzanghera si specchia
qualche fanale, e affollata è la strada.

Qui tra la gente che viene che va
dall'osteria alla casa o al lupanare,
dove son merci ed uomini il detrito
di un gran porto di mare,
io ritrovo, passando, l'infinito
nell'umiltà.

Qui prostituta e marinaio, il vecchio
che bestemmia, la femmina che bega,
il dragone che siede alla bottega
del friggitore,
la tumultuante giovane impazzita
d'amore,
sono tutte creature della vita
e del dolore;
s'agita in esse, come in me, il Signore.

Qui degli umili sento in compagnia
il mio pensiero farsi
più puro dove più turpe è la via.
.

.
Amo questa poesia …. Anche a me capita di prendere i vicoli della città vecchia e salire fino all’acropoli. Vicoli che sembrano vene e arterie di un corpo invecchiato, antico… piazzette che conservano gli odori del tempo, di quando le donne raggiungevano le fontane pubbliche per lavare i panni.  Immagino  l’odore dei saponi . E’ bella la città antica, racconta storie nascoste nella pietra.

2 commenti:

  1. Todavía no tengo tiempo para ponerme al día. Preciosa Venice, preciosa Firenze... Dos ciudades mágicas.

    Besos

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  2. Disfrute de su estancia en Italia

    Besos

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