mercoledì 25 giugno 2014

Titti Ferrando - L'oscurità del giorno

 
Gauguin

Nel cortile abbaiato di cani
ti inciampavo addosso
ad ogni lamento. Senza rialzarci
chiuse di noi, in cima al fosso
stavamo là perterra, a raccontarci
ferite e cose sussurrate appena.

Qui tutto è uguale, vedi?
[In questa terra immobile
c'è sempre il sole fermo fra il sarello
batte ancora lo zoccolo il cavallo
con suono ottuso di campana fessa.]
Diversi siamo noi _ noi che aspettiamo

 Titti Ferrando 

 ( Un poeta non è mai quello che sembra)
 
Gauguin     

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