lunedì 11 gennaio 2010

Rosarno











Bersagli, facili bersagli gli im¬migrati. Colpiti, con preci¬sione, con un fucile ad aria compressa. Anche Moussa Dabrè, giovane uomo del Burkina Faso, così come nei giorni scorsi altri braccianti, è stato colpito ieri con un fucile caricato a pallini mentre era in campagna, lontano dai luo¬ghi della rivolta. Altri ' giovani schiavi' erano stati presi a spran¬gate venerdì. « Mi hanno aggredi¬to in otto e volevano ammazzar¬mi. Sono vivo per miracolo » , ha raccontato ieri uno di loro. L’odio e la paura sono ormai innescati e anche un casolare vuoto è stato preso di mira e incendiato, forse dagli uomini delle cosche che non vogliono più gli immigrati.

Così ai giovani africani non è restato che fuggire via, lasciando qui anche il sogno di una vita migliore. In silenzio hanno raccolto le loro cose, per salire sui pullman diretti ai centri di prima accoglienza di Crotone, Bari o della Sicilia

(Da ‘’L’Avvenire’’)



Forestieri in terra di Egitto (Centro di identificazione ed espulsione)

Mi chiamo Hassan
Ho 12 anni e vengo da un paese Africano.
Un missionario comboniano, un italiano
mi ha sottratto all’esercito dei bambini che, armati
combatte e uccide la gente dei villaggi.
Avevo un mitra, mi ha dato un libro.


Mi chiamo Hassan
e con mia madre ho attraversato il deserto
e poi il mare
ed ora sono qui, nel paese delle libertà….
qui, dove la gente ama i bambini e non uccide lo straniero
Sta scritto nella Bibbia,
il libro avuto in dono da un missionario italiano
Sta scritto li e dice…


"Non molesterai il forestiero né lo opprimerai
perché voi siete stati forestieri in terra di Egitto”


Io sono Hassan...
Fuggito dalla guerra e dalla fame
….e sono solo.

(Giovenale Nino Sassi..... dedicata a tutti gli Hassan che di terre in terre sono in cerca di un luogo possibile per vivere)
***
Lascio un contributo personale – la poesia - insieme al ricordo di quando noi, uomini della mia generazione, correvamo a Nord, verso le pensiline delle città industriali d’Europa in cerca di lavoro.


Lascio il pensiero di Max Frisch, scrittore svizzero, che in quegli anni, a fronte dei tre referendum contro gli immigrati italiani ebbe a dire: ‘’ Volevamo braccia, sono arrivati uomini’’


Lasci infine il pensiero di Benedetto XVI, Papa Filosofo e Teologo che giusto ieri, a proposito dei fatti di Calabria ha detto: ‘’un immigrato è un essere umano, differente per provenienza , cultura e tradizione, ma è una persona da rispettare e con diritti e doveri’’

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