Da akatalēpsía , il bellissimo blog di Clelia Mazzini ripredo un post molto interessante.
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Emigrare è anche bello. È bello conoscere ed apprendere lingue nuove, sensazioni che si muovono in spazi diversi; strade , monti e boschi, fiumi e laghi.. volti ..che si aprono per diventare memoria.E ami le terre avute in dono dalla vita e le strade e le piazze e nuovi ricordi, nel tempo, affollano la mente raccontati in lingue diverse dalla tua e non ci fai caso tanto ti appartengono e sono tuoi.Conosci l’inglese, apprendi il tedesco, hai fatto nuove amicizie e ti è piaciuto. Diritti riservati
8 commenti:
so che è il titolo del blog ma cosa significa, voglio dire da cosa deriva, akatalepsia? ho fatto una ricerca ma mi rimanda direttamente al blog. gracias
sì, l'eterno ritorno. grazie.
l'eterno ritorno è uno dei capisaldi della filosofia di Friedrich Nietzsche.
''In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte''.
Da cattolico ho un'idea diversa del mondo e della vita ma questa è un'altra storia... la mia !
Akatalepsia è un termine greco antico.
Significa "mancanza di comprensione", "impossibilità di conoscere o capire" (il senso della vita, la verità).
E' l'assunto teorico tipico degli scettici attraverso il quale si astengono da ogni giudizio, nulla essendo di fatto dimostrabile tutto essendo limitato o di parte.
Un atteggiamento che li conduce ad un sereno distacco, contrapposto alla smania di voler comprendere ogni ragione dell'esistenza e della realtà.
Credo che Clelia sia sempre più vicina a quell'oasi di imperturbabilità disillusa.
Grazie Bruno,
finalmente uno squarcio di verità. Ho una profonda stima di Cleia... una sorta di sincera, forte, virtuale amicizia.
Comunque ''Katalepsia'' è un termine finlandese che si traduce con ''catalessi'' ...
l'unica debole traccia per me che non conosco il Greco antico
Ciao Paola... da cosa deriva akatalepsia ? bisognerebbe chiederlo a Clelia ma forse non esiste. Troppo brava, troppo sensibile... Lei e i suoi silenzi.
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