sabato 30 marzo 2013

Jacopone da Todi - Il pianto della Madonna





(Nunzio)
Donna del paradiso, lo tuo figliolo è priso, Jesu Cristo beato. Accurre, donna, e vide che la gente l'allide ! credo che 'llo s'occide, tanto l'on flagellato.

(Madonna)
Como esser porrìa che non fece mai follia, Cristo, la speme mia, om' l'avesse pigliato ?
(Nunzio)Madonna, egli è traduto, Juda sì l'ha venduto trenta denar n'ha 'vuto, fatto n'ha gran mercato.(Madonna)Succurri Magdalena, gionta m'è adosso piena ! Cristo figlio se mena, como m'è annunziato.(Nunzio )Succurri, Donna, aiuta ! ch'al tuo figlio se sputa e la gente lo muta, hanlo dato a Pilato.

(Madonna)O Pilato, non fare lo figlio mio tormentare, ch'io te posso mostrare como a torto è accusato.

(Popolo)Crucifige, crucifige ! Omo che se fa rege, secondo nostra lege, contradice al senato.
(Madonna)Priego che m'entendàti, nel mio dolor pensàti; forsa mò ve mutati de quel ch'avete pensato.

(Nunzio)Tragon fuor li ladroni che sian suoi compagnoni.

(Popolo)
De spine se coroni ! ché rege s'è chiamato.
(Madonna)O figlio, figlio, figlio ! figlio, amoroso giglio, figlio, chi dà consiglio al cor mio angustiato ? Figlio, occhi giocondi, figlio, co' non respondi ? figlio, perché t'ascondi dal petto o' se' lattato ?

(Nunzio)
Madonna, ecco la cruce, che la gente l'aduce, ove la vera luce dèi essere levato.
(Madonna)O croce, que farai ? el figlio mio torrai ? e che ce aponerai ché non ha en sé peccato ?

(Nunzio)
Succurri, piena de doglia, ché 'l tuo figliol se spoglia; e la gente par che voglia che sia en croce chiavato.

(Madonna)
Se glie tollete 'l vestire, lassàtelme vedire come 'l crudel ferire tutto l'ha 'nsanguinato.

(Nunzio)Donna, la man gli è presa e nella croce è stesa, con un bollon gli è fesa, tanto ci l'on ficcato ! L'altra mano se prende, nella croce se stende, e lo dolor s'accende, che più è multiplicato. Donna, li piè se prenno e chiavèllanse al lenno, onne iontura aprenno tutto l'han desnodato.


(Madonna)Ed io comencio el corrotto. Figliolo, mio deporto, figlio, chi me t'ha morto, figlio mio delicato ? Meglio averìen fatto che 'l cor m'avesser tratto, che, nella croce tratto, starce descilïato.

(Cristo)
Mamma, o' sei venuta ? mortal me dài feruta, ché 'l tuo pianger me stuta, ché 'l veggio sì afferrato.
(Madonna)Figlio, che m'agio anvito, figlio, patre e marito, figlio, chi t'ha ferito ? figlio, chi t'ha spogliato ?

(Cristo)
Mamma, perché te lagni ? voglio che tu remagni, che serve i miei compagni ch'al mondo agio acquistato.

(Madonna)Figlio, questo non dire, voglio teco morire, non me voglio partire, fin che mò m'esce il fiato. Ch'una agiam sepultura, figlio de mamma scura, trovarse en affrantura mate e figlio affogato.
(Cristo)Mamma col core affetto, entro a le man te metto de Joanne, mio eletto; sia il tuo figlio appellato.

(Cristo)Joanne, esta mia mate tollela en caritate aggine pietate ca lo core ha forato.

(Madonna)Figlio, l'alma t'è uscita, figlio de la smarrita, figlio de la sparita, figlio attossicato ! Figlio bianco e vermiglio,
figlio senza simiglio figlio a chi m'appiglio ? figlio, pur m'hai lassato. Figlio bianco e biondo, figlio, volto iocondo, figlio, perché t'ha el mondo, figlio, così sprezato ? Figlio, dolce e piacente, figlio de la dolente,
figlio, hatte la gente malamente treattato !
O Joanne, figlio novello, morto è lo tuo fratello, sentito aggio 'l coltello che fo profetizzato.
Che morto ha figlio e mate de dura morte afferrate, trovarse abracciate mate e figlio a un cruciato.




(Masaccio
Simon Marmion
Antonio Da Firenze
Michelangelo
Giovanni Bellini
Enguerrand Quarton
Hans Memling
Giovanni Francesco Caroto)

Stabat Mater di Marco Frisina

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