Tutti gli umori, le voglie, le idiosincatrie di un giovane genio della letteratura si raccolgono in questo romanzo largamente autobiografico e ribollono nel magma di una scrittura violenta e raffinatissima, che ora si rivolge in larghe spire meditative su se stessa, ora fila via sulle battute sempre brillantissime di un dialogo che non sdegna il ''basso'' e il triviale, quasi a dare maggior evidenza alle improvvise punte ''alte'' di cui è costellato.
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(http://www.repubblica.it/speciale/2002/novecento/libri/48/2.html)
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