venerdì 8 ottobre 2010

Mario Vargas Llosa, premio Nobel della letteratura 2010


Mario Vargas Llosa, premio Nobel della letteratura 2010 insieme a mia figlia Sara, giornalista.


Un pezzettino, piccolissimo, del Nobel della letteratura 2010 è entrato in casa. Mario Vargas Llosa, scrittore peruviano ha infatti ricevuto l’annuncio dell’Accademia Reale svedese, che ha deciso di conferire a lui il prestigioso riconoscimento per il suo operato nel campo della letteratura.


Nato in Perú, Vargas Llosa vive fin da giovanissimo esperienze oltre i confini del suo Paese: cresce in Bolivia, si sposta poi a Madrid, dove riceve buona parte della propria educazione stilistica e prende la cittadinanza nel 1993; ma anche Parigi, dove tra le altre cose diventa giornalista per la France Press; Italia e Inghilterra, nella cui capitale elegge il proprio domicilio.

Personaggio eclettico ed esuberante, aderente al liberismo radicale e notissimo in patria, alterna l'impegno letterario a quello civile, fino ad arrivare a candidarsi alle presidenziali peruviane del 1990, dalle quali esce sconfitto da Alberto Fujimori. Proprio questa sconfitta lo spingerà a prendere la nazionalità spagnola, in aperta polemica con la politica nazionale (Fonte: Wilkipedia)



Chi determina se una opera letteraria o artistica è valida o no?
MARIO VARGAS LLOSA rispondendo a questa domanda affermò che….

….”Io credo che una delle cose che impari, abbastanza presto, quando dedichi la tua vita a scrivere, è che ciò che è fondamentale nella vocazione si gioca non davanti al pubblico, ma nella solitudine quasi assoluta che si vive quando si scrive. Un lavoro letterario come una novella, ti occupa molto tempo, ti fa passare periodi di insicurezza, di confusione. Poi, se la storia prende forma e inizia a dominare questa massa di informazioni, all’inizio molto complessa, inizi a sentire una soddisfazione derivata dal vivere questi momenti. Quello che viene dopo…..
Anche gli scrittori più vanitosi, ( e ce ne sono molti), già sanno……che il vero valore della loro opera si saprà quando non saremo più vivi. Questo tempo è quello che determina la perennità o la fugacità di una opera. Così che i riconoscimenti e i premi promuovono la vanità. Però se sei un buon o cattivo scrittore lo dirà il tempo”……

1 commento:

Ojo de fuego ha detto...

Según ha dicho para él es un reconocimiento al habla hispana, más que al el mismo.

Me alegro mucho por él.

Besos, Nino.