(Per gli auguri utilizzo un testo scritto in passato. Qualcosa è cambiato, molto è cambiato … restano Pereira, la solitudine, il sogno.... la speranza !)
La nebbia bagna le strade e i vicoli stretti che ogni mattina percorro per raggiungere la radio.
Salgo a piedi e scendo.
Attraverso la piazza, passo davanti al tribunale e raggiungo l’edicola.
Gli stessi passi ogni giorno, ogni mattina.
L’umidità entra nelle ossa e mette disagio. Il cardiologo, che ho sentito nel pomeriggio di ieri dice che sto bene, che posso allenarmi per la maratona di New York.
A me non risulta e riprendo le mie strade e i vicoli bagnati, umidi di nebbia.
A casa accendo il camino e riprendo la lettura di “Sostiene Pereira”…. Lisbona, agosto del 1938, la solitudine, il sogno .
Leggo, apro la mente al sogno delle parole che seguono i pensieri e subito mi ritrovo.
Sento dentro il bambino e le sue fantasie, scorro le pagine, mi fermo, sospendo la lettura e lascio vivere i pensieri, immagino Marta ……una via di uscita…
Questo Pereira un po’ mi somiglia….
Vorrei andare a Lisboa e poi a Fatima, lo desidero da tanto.
Apro il PC e una grandine di mail accende la sera.
Auguri ! Auguri !
Auguri di amici che non vedo da anni donano luce al mistero del Natale consegnando la memoria e l’immagine del tempo che passa.
In umiltà aggiungo i miei pensieri ...
….. Che la rievocazione della discesa del Figlio di Dio sulla terra sia per tutti fonte di gioia e di speranza per ogni giorno della vita.
Felicità, salute e pace. Parole d’amore accendano i giorni … tutti i giorni… ad Multos Annos !
Giovenale Nino Sassi
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