Vincent Van Gogh |
Arthur Rimbaud - Alba
Ho
abbracciato l'alba d'estate. Niente si muoveva ancora nel fronte dei
palazzi. L'acqua era morta. I campi d'ombra non lasciavano la strada dei
boschi. Ho camminato, risvegliando gli aliti vivi e tiepidi, e le
pietre guardarono, e le ali si alzarono
senza rumore. La prima impresa fu, nel sentiero già pieno di freschi e
pallidi chiarori, un fiore che mi disse il suo nome.Risi al wasserfall
biondo che si svincolò attraverso gli abeti: dalla cima argentata
riconobbi la dea.Allora alzai uno ad uno i veli. Nel sentiero, agitando
le braccia. Per la piana, dove l'ho denunciata al gallo. Nella città
fuggiva tra i campanili e i duomi, e correndo come un mendicante sui
sagrati di marmo, la cacciavo.In cima alla strada, vicino a un bosco di
alloro, l'ho attorniata coi suoi veli ammassati, e ho sentito un po' il
suo immenso corpo. L'alba e il bambino caddero giù dal bosco.Al
risveglio era mezzodì.
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(Arthur Rimbaud)
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(Arthur Rimbaud)
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