mercoledì 3 febbraio 2010

Edgardo Lee Masters

Johnnie Sayre fu un ragazzo come tanti altri, impertinente, inquieto.
La smania di vedere, di conoscere e di muoversi lo portò ad una disubbidienza che pagò con la vita.
Il ragazzo, che ora con tanti altri morti '' dorme sulla collina '' , rievoca il suo dramma con parole di scarna efficacia, serenamente, anzi con un senso di gratitudine per il destino che l'ha strappato al male a venire.


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