lunedì 21 marzo 2011

Intorno alla poesia


La parola poetica, per molti, rappresenta una modalità conoscitiva privilegiata, complementare e necessaria alla ricerca di se o alla comprensione del mondo in cui viviamo. Segna i passi, raccoglie le distanze e le racconta.In alcuni, la ricerca poetica porta i segni di una continua spoliazione sino alla nudità estrema mentre per altri l’effervescenza creativa delle metafore scopre e rinnova simboli già acquisiti all’uso da immettere, ex novo, nel circuito letterario.Altri sono alla ricerca continua di un dialogo ….. ininterrotto e intenso ….. con gli autori antichi e moderni, poeti o artisti realizzando una sorta di polifonia entro la quale il lavoro (la ricerca) artistico a latere agisce come impulso poetico.Un tentativo di arte totale. Forse ….




C’è poi chi, io probabilmente tra questi , scrive e basta, felice di farlo e non pretende altro cioè non cerca il consenso della critica e non pensa di arrivare a livelli più elevati. (Non entra nella ‘’commercializzazione delle parole ‘’ …non mercanteggia l’essere, se lo è, poeta)Scrive, ed io lo sono quando mi riesce, felice di farlo, per vivere e comunicare. E vivere è amare.C’è chi, io tra questi, ‘’ legge il grande libro del creato facendo memoria della terra dell’origine cui il cuore aspira tornare ‘’. Dio è buono !C’è poi chi ….Non comprende l’atto poetico perché è troppo ‘’giovane’’ e quindi incapace di scendere nel vissuto e nella ricerca dell’altro o troppo ‘’vecchio’’ (vecchio dentro) per comprendere i percorsi che l’arte e la ricerca artistica inevitabilmente comportano.



La vita ?


la vita … è fatta di porte che si aprono, si chiudono, di paesaggi che scorrono a volte montuosi altre volte pianeggianti. Fare poesia è raccontare l’orizzonte dei passi che si succedono … che investono ogni aspetto dell’esistenza: la gioia e il dolore, la commozione, la preghiera, i momenti di angoscia, di solitudine esistenziale, il deserto interiore, la stanchezza del vivere: La speranza !

Vivere la poesia significa … che continuiamo ad esistere; che continuiamo a soffrire e amare. Soprattutto amare . Se siamo nel deserto (della poesia e quindi della vita) lottiamo per uscirne.

Buona vita, Giovenale Nino Sassi.


1 commento:

Roosdaii ha detto...

Non incolpare nessuno,
non lamentarti mai di nessuno,
di niente,
perché in fondo Tu
hai fatto quello che volevi nella vita.
Accetta la difficoltà di costruire te stesso
ed il valore di cominciare a correggerti.
Il trionfo del vero uomo
proviene delle ceneri del suo errore.
Non lamentarti mai della tua solitudine
o della tua sorte, affrontala
con valore e accettala.
In un modo o in un altro è il risultato
delle tue azioni e la prova
che Tu sempre devi vincere.
Non amareggiarti del tuo fallimento
né attribuirlo agli altri.
Accettati adesso o
continuerai a giustificarti come un bimbo.
Ricordati che qualsiasi momento
è buono per cominciare e che nessuno é
così terribile per cedere.
Non dimenticare che la causa del tuo presente
é il tuo passato,
come la causa del tuo futuro sarà il tuo presente.
I tuoi problemi, senza alimentarli, moriranno.
Impara a nascere dal dolore e ad essere piú grande,
che è il più grande degli ostacoli.
Guarda te stesso allo specchio
e sarai libero e forte e finirai di essere
una marionetta delle circostanze,
perché tu stesso sei il tuo destino.
Alzati e guarda il sole nelle mattine
e respira la luce dell’alba.
Tu sei la parte della forza della tua vita.
Adesso svegliati,
combatti, cammina, deciditi e
trionferai nella vita;
Non pensare mai al destino,
perché il destino è il pretesto dei falliti.


Pablo Neruda
Buona vita a te, Nino.:)