giovedì 4 luglio 2013

Herman Melville - Benito Cereno

 
 Foto: ...La nave, quando fu chiaramente visibile sul pelo dei flutti plumbei coi suoi brandelli di nebbia che qua e là l'ovattavano lacerandosi, apparve come un imbiancato monastero dopo la bufera, piantato su un fosco precipizio dei Pirenei. Ma non fu soltanto una somiglianza fantastica, quella che subito, per un istante, quasi indusse Capitan Delano a credere di avere innanzi nientemeno che un carico di monaci. Chini sulle murate stavano molti che, nell'incerta distanza, parevano davvero una congrega di scuri cappucci; mentre s'intravedevano a sbalzi per i portelli aperti altre scure figure irrequiete, come di monaci veri che passeggiassero nei loro corridoi. Accostandosi dell'altro, questa parvenza dileguò e si vide chiaramente la natura della nave - una mercantile spagnola di prima classe, in trasporto di schiavi neri e altra merce di valore da uno scalo coloniale all'altro. Era un legno assai grande e a suo tempo doveva essere stato bellissimo, come in quei giorni se ne incontravano di tanto in tanto in quelle acque: vecchie tesoriere di Acapulco ormai sostituite, o fregate della regia flotta spagnola messe a riposo, che, come antiquati palazzi italiani, conservavano tuttora, scadute di padrone, tracce della passata grandezza... [Herman Melville - Benito Cereno]
 
 ...La nave, quando fu chiaramente visibile sul pelo dei flutti plumbei coi suoi brandelli di nebbia che qua e là l'ovattavano lacerandosi, apparve come un imbiancato monastero dopo la bufera, piantato su un fosco precipizio dei Pirenei. Ma non fu soltanto una somiglianza fantastica, quella che subito, per un istante, quasi indusse Capitan Delano a credere di avere innanzi nientemeno che un carico di monaci. Chini sulle murate stavano molti che, nell'incerta distanza, parevano davvero una congrega di scuri cappucci; mentre s'intravedevano a sbalzi per i portelli aperti altre scure figure irrequiete, come di monaci veri che passeggiassero nei loro corridoi. Accostandosi dell'altro, questa parvenza dileguò e si vide chiaramente la natura della nave - una mercantile spagnola di prima classe, in trasporto di schiavi neri e altra merce di valore da uno scalo coloniale all'altro. Era un legno assai grande e a suo tempo doveva essere stato bellissimo, come in quei giorni se ne incontravano di tanto in tanto in quelle acque: vecchie tesoriere di Acapulco ormai sostituite, o fregate della regia flotta spagnola messe a riposo, che, come antiquati palazzi italiani, conservavano tuttora, scadute di padrone, tracce della passata grandezza... 

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