Cosa ti chiedo, mentre prego
Apollo vate?
Forse vino nuovo
da mescere nella pàtera?
No, non abbondanti messi di Sardegna
non mandrie della calda Calabria
non oro o avorio indiani
o le terre del Liri
piene di pace
che il fiume tocca
in silenzio, consumandole.
Io sono pago delle viti calene
le ho avute dalla dea Fortuna
qualcuno berrà in coppe d'oro
il vino che la Siria dà in offerta
saranno senz'altro amati dagli dèi
coloro che stanno sempre sull'Atlantico
a guardare, senza paura.
A me bastano l'oliva
la cicoria, un po' di malva tenera.
Questo ti chiedo
figlio di Latona
di essere felice per ciò che già possiedo
in salute
con mente integra
invecchiando serenamente.
Avendo ancora la forza di cantare.
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