venerdì 12 novembre 2010

Karol Wojtyła


Wojtyła, fu un "teologo", un "poeta", un "filosofo"

Possiamo dire che Wojtyła riunisce in sé – in differente misura – le tre grandi forze spirituali mediante le quali l’uomo da sempre ha ricercato la verità: "arte", "filosofia", "fede e religione". Il nesso di queste tre forze, nell’unità in cui si trovano in Wojtyła, costituisce quello che Platone chiamava il "dèmone" con cui l’uomo nasce e da cui viene accompagnato per tutta la vita, e che certi psicologi moderni chiamano "codice dell’anima". È appunto questo il dèmone accompagna Wojtyła, e che costantemente è presente in tutto ciò che fa e che dice.

Nel dramma Fratello del nostro Dio (opera composta negli anni Quaranta, dedicata a Adam Chmielowski – nato nel 1845 e morto nel 1916, fattosi monaco con il nome di fratello Alberto, beatificato nel 1983 e santificato nel 1989 –), si legge un testo che ci rivela molto bene quel "dèmone" o "codice dell’anima" di cui dicevamo (tra fratello Alberto e Wojtyła ci sono sorprendenti analogie anche biografiche, oltre che spirituali). Ecco il testo:

«Continua a cercare. Ma che cosa? Forse ho cercato abbastanza. Ho cercato fra tante verità. Tuttavia queste cose possono maturare soltanto così. Filosofia… Arte… La verità è ciò che infine viene a galla come l’olio sull’acqua. In questo modo la vita ce la svela… a poco a poco, in parte, ma continuamente. Inoltre essa è in noi, in ogni uomo. Ed è qui appunto che essa è vicina alla vita. La portiamo in noi, essa è più forte della nostra debolezza».

1 commento:

Ojo de fuego ha detto...

Independientemente de todos los Papas que haya hasta que me muera, Juan Pablo II siempre será mi papa. Tenía carisma, era especial...

Besos