domenica 29 luglio 2007

Petali di rosa


I tuoi occhi ricordano la mia terra,
... di prati verdi e colline in fiore
e ulivi resistenti al gelo
che in bravura un pastore li batte.

Le tue labbra han qualcosa di mio
che troppe volte le guardai,
baciai,
cercando lo sfogo ai sentimenti...

Ma non ho niente per te
e me n’andrò, solitario, per la mia strada.

Ti penserò, allora
guardando ad un passato che muore,
lontano,
tra petali di rosa.

(1968)


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sabato 28 luglio 2007

Domani



la notte
ha un fascino immenso...
ma non la notte,
la mia notte,
un buio fatto di ombre,
silenzio.
.
La rigida geometria delle case
si sposa
con le curve sensuali degli alberi
e,
laggiù,
dove la strada si bagna di inchiostro,
una luce,
un rumore,
un treno corre verso l'esodo dell'alba
.
Domani andrò lontano.

lunedì 23 luglio 2007

LA VALIGIA



La valigia vecchia legata con lo spago ha preso il treno per andare a nord.

S’è fermata alla stazione grigia oltre frontiera ... è scesa e adesso sta in un canto ad aspettare di tornare verso il sole dei paesi del sud.

.


(1970)

domenica 22 luglio 2007



Nè rose, nè aurore
sbocceranno
ma soffi di dolore
simili a vento gelido...

Ingannare tutto e tutti
guardare nell'animo,
trascinarci dentro,
sonnecchiosi e vinti
per non sentire il bisogno
neanche di piangere
nell'inutile sfogo
la luce spenta

sabato 21 luglio 2007



Ho messo musica classica e al Gr ho raccontato di Gaia e della sua famiglia.

Ho sofferto per il dolore di Ferdinando che è un mio amico.
... Pensieri come preghiere che non venivano, parole custodite nell'anima .... mentre giù, in basilica, la città raccolta salutava Gaia.

Ho lasciato le notizie, le altre, sullo sfondo inutile del niente che si succede.

La vita è questa, i giorni sono questi
Il passato è passato ' dice Ileana ' bisogna guardare al futuro '
Ma come si può guardare al futuro senza tener conto del passato? In effetti, quello che è stato di ciascuno di noi appartiene alla "sfera" del passato.
E una data emerge, dolorosa, determinate, una data che vorresti cancellare ma non puoi; una nota stonata che scompone lo spartito della vita ……un terremoto …….. quello che poteva essere e non è stato.

Il passato ?
Bisogna guardare al futuro con fiducia cercando la felicità nelle piccole cose.

Difficile vivere in un mondo che uccide i giovani fiori che felici e festosi si alzano nel campo.

domenica 15 luglio 2007





..........non lasciarti prendere dalle faccende terrene: ci sono, si affrontano, ma che non abbiano presa sul tuo essere profondo.

Lì, negli abissi sconfinati della tua umanità, lì riposa tranquillo. La vita restituisce prima o poi.
Attendere … forse dobbiamo imparare ad attendere non con il desiderio di ottenere ciò che vogliamo noi, ma con la speranza che quello che non riusciamo a vedere, il bello, il buono, il giusto, si manifesterà

mercoledì 11 luglio 2007

Se potessi






Se potessi
cambierei l’inverno in una calda estate
e
farei
della gente e delle cose
l’espressione più vera;
ma
basterebbe
che fossi tu la mia estate
semplicemente tu
per vivere l’inverno.


(1973)




lunedì 9 luglio 2007

Desiderata




Va' serenamente in mezzo al rumore e alla fretta

e ricorda quanta pace ci puo' essere nel silenzio.
Finche' e' possibile senza doverti arrendere conserva
i buoni rapporti con tutti.
Di' la tua verita' con calma e chiarezza, e ascolta gli altri,

anche il noioso e l'ignorante, anch'essi hanno una loro storia da raccontare.

Evita le persone prepotenti e aggressive, esse sono un tormento per lo spirito.
Se ti paragoni agli altri, puoi diventare vanitoso e aspro,
perche' sempre ci saranno persone superiori ed inferiori a te.
Rallegrati dei tuoi risultati come dei tuoi progetti.

Mantieniti interessato alla tua professione, benche' umile;

e' un vero tesoro rispetto alle vicende mutevoli del tempo.
Sii prudente nei tuoi affari, poiche' il mondo e' pieno di inganno.

Ma questo non ti impedisca di vedere quanto c'e' di buono;

molte persone lottano per alti ideali, e dappertutto la vita e' piena di eroismo.
Sii te stesso.

Specialmente non fingere di amare.

E non essere cinico riguardo all'amore,
perche' a dispetto di ogni aridita' e disillusione esso e' perenne come l'erba.
Accetta di buon grado l'insegnamento degli anni,

abbandonando riconoscente le cose della giovinezza.
Coltiva la forza d'animo per difenderti dall'improvvisa sfortuna.

Ma non angosciarti con fantasie.
Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla solitudine.

Al di la' di ogni salutare disciplina, sii delicato con te stesso.
Tu sei un figlio dell'universo, non meno degli alberi e delle stelle;

tu hai un preciso diritto ad essere qui.

E che ti sia chiaro o no, senza dubbio l'universo va schiudendosi come dovrebbe.
Percio' sta in pace con Dio, comunque tu Lo concepisca,

e qualunque siano i tuoi travagli e le tue aspirazioni,

nella rumorosa confusione della vita conserva la tua pace con la tua anima.
Nonostante tutta la sua falsita', il duro lavoro e i sogni infranti,

questo e' ancora un mondo meraviglioso. Sii prudente.
Fa di tutto per essere felice.
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Questo testo bellissimo viene quasi sempre presentato come "Manoscritto del 1692 trovato a Baltimora nell'antica chiesa di San Paolo".
Invece nel 1959 il reverendo Frederick Kates rettore della chiesa di St. Paul, a Baltimore, Maryland, incluse questo pensiero in una raccolta di materiale devozionale.
In cima alla raccolta, c'era l'annotazione "Old St. Paul's Church, Baltimore, A.C. 1692", che è l'anno di fondazione della chiesa... da qui l'equivoco.
In realtà, l'autore di questi versi è Max Ehrmann, un poeta di Terre Haute, Indiana, vissuto dal 1872 al 1945, e scrisse Desiderata intorno al 1927.

mercoledì 4 luglio 2007

Lettera



Caro Giovanni

La parola poetica, per molti, rappresenta una modalità conoscitiva privilegiata, complementare e necessaria alla ricerca di se o alla comprensione del mondo in cui viviamo.
Segna i passi, raccoglie le distanze e le racconta.
In alcuni, la ricerca poetica porta i segni di una continua spoliazione sino alla nudità estrema mentre per altri l’effervescenza creativa delle metafore scopre e rinnova simboli già acquisiti all’uso da immettere, ex novo, nel circuito letterario
Altri … potrei citare alcuni autori che hanno, come te, dovuto abbandonare l’esperienza del Club … sono alla ricerca continua di un dialogo ….. ininterrotto e intenso ….. con gli autori antichi e moderni, poeti o artisti realizzando una sorta di polifonia entro la quale il lavoro (la ricerca) artistico a latere agisce come impulso poetico. Un tentativo di arte totale.
C’è poi chi, io probabilmente tra questi , scrive e basta, felice di farlo e non pretende altro cioè non cerca il consenso della critica e non pensa di arrivare a livelli più elevati.
Scrive, felice di farlo, per vivere e comunicare
C’è chi, io tra questi, ‘’ legge il grande libro del creato facendo memoria della terra dell’origine cui il cuore aspira tornare ‘’. Dio è buono !
C’è poi chi ….
In breve non comprendo le ragioni di chi condanna perché è troppo ‘’giovane’’ e quindi incapace di scendere nel vissuto e nella ricerca poetica dell’altro o troppo ‘’vecchio’’ per comprendere i percorsi che l’arte e la ricerca artistica inevitabilmente comportano.
Tu, caro amico, sei un ‘’giovane vecchio’’ impenitente cultore della ‘’luce che è vita’’ …… a prescindere.
E questa è la strada … è fatta di porte che si aprono, si chiudono … di paesaggi che scorrono a volte montuosi altre volte pianeggianti.
Una strada … complessa pur nell’apparente fluidità del dettato … che investe ogni aspetto della vita: la gioia e il dolore, la commozione, la preghiera, i momenti di angoscia, di solitudine esistenziale, il deserto interiore, la stanchezza del vivere: La speranza !
E chi se ne frega, allora, se una porta si chiude. ……. Continuiamo a vivere, a scrivere, a soffrire e amare. Se siamo nel deserto (della poesia) lottiamo per uscirne.
E chi se ne frega se ‘’ rinunciamo ’’ a pubblicare i nostri pensieri. Nelle piazze e nelle strade c’è sempre bisogno di poesia.
Buona vita amico mio.

lunedì 2 luglio 2007

un pensiero



Quelli che non soffrono nulla non divengono nulla.
La vita non servirà a mutarli, e il tempo per loro fluisce come una manciata di sabbia, disperdendoli.
Le condizioni della felicità sono la lotta, la costrizione e la resistenza.
Se qualcosa ti si oppone e ti strazia, lascia crescere;
ciò significa che metti le radici e ti trasformi.
Benedetto il tuo tormento che ti fa crescere:
poiché nell’evidenza non si dimostra e non si raggiunge nessuna verità.
Quelle che ti vengono proposte non sono che un facile accomodamento, e simili a sonniferi.
Sappi che ogni contraddizione insoluta, ogni contrasto inevitabile ti obbliga a
crescere per assorbirlo.
Se vuoi diventare grande devi lottare fino allo spasimo contro i tuoi contrasti:
essi conducono innanzitutto a Dio.
É la sola via che esista.
Ed è per questo che la sofferenza accettata ti accresce.
L’uomo è veramente uomo se sa resistere.
Altrimenti l’umanità diviene un formicaio
ove Dio non è più presente, un’umanità senza lievito.
L’utile è ciò che ti resiste.