lunedì 31 dicembre 2007

Dalla Trasfor gli auguri più belli...




'' L'essenza dell'ottimismo non è soltanto guardare al di là della situazione presente, ma è una forza vitale, la forza di sperare quando gli altri si rassegnano, la forza di tenere alta la testa quando sembra tutto fallisca, la forza di supportare gli insuccessi, una forza che non lascia mai il futuro agli avversari, il futuro lo rivendica per sè ''.


(Dietrich Bonhoeffer)

sabato 29 settembre 2007

Caravaggio.... stupenda notizia



Il Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana, Dr. Massimo Barra ha concesso alla stupenda e inimitabile Marcella Candito Cianchetti
( Caravaggio ) la Croce di Anzianità di II classe quale riconoscimento per l’impegno e la dedizione che hanno ispirato la sua attività di Infermiera Volontaria.
La cerimonia di consegna si terrà a Perugia alle ore 16,30 di sabato 13 ottobre 2007, presso la Scuola di Lingue Estere dell’Esercito , complesso monumentale di Santa Giuliana in via B. Orsini 9.

mercoledì 19 settembre 2007

L'odore del pane

.La gente non mangia l'odore del pane
.

C’è tutta una generazione
che rischia di non incontrare il lavoro,
quello vero.
Un paese,
un sistema paese, che marginalizza ed umilia i suoi giovani
non ha futuro.
.
.

lunedì 10 settembre 2007

Pensieri randagi

(In primo piano)

Stanotte il latrare dei cani
Attraversa lampioni sospesi
E raggiunge il silenzio.



Non c’è nessuno lungo la strada ...
Solo questo latrare insistente
Di pensieri randagi che sale
Tra nebbie notturne
E stanze vuote.


Immagino giardini d’agrumi
E oasi nel mare ionico dei passi.


Volesse il vento aprire il cielo
E raccontare le stelle
Mentre tu, fanciulla bretone
Volo di gabbiano
Odalisca di Matisse
Raccogli sogni innocenti.



venerdì 7 settembre 2007

Giovanna Mulas


‘’ Oh, dunque, anima più bella di tutte le creature,
tanto ansiosa di conoscere la dimora del tuo Amato
che sei capace di andare alla Sua ricerca per unirti a Lui,
ora ti stiamo dicendo che tu stessa sei la Sua dimora…
La Sua camera segreta e il suo dolce nascondiglio ‘’.
(San Giovanni della Croce, Cantico Spirituale)


E’ la premessa a ‘’ Lughe de Chelu ( e Jenna de Bentu ) , il romanzo della giovane scrittrice sarda Giovanna Mulas, edizioni Bastogi.

Giovanna ha ottenuto la
Nomination at the Nobel Committel of the Svedish Academy Stockolm per la letteratura.

E’ brava la Mulas e questo che sto leggendo è un buon romanzo.

martedì 4 settembre 2007

Stanca è la notte

(in primo piano)
Non è una poesia e neppure un racconto. Forse è entrambe le cose. C’è un uomo che vive e attraversa il mondo fin dove la strada finisce.
Per come inizia si potrebbe dire che è una poesia ma, se fosse soltanto questo non sarebbe valsa la pena pubblicarla.
C’è un uomo e c’è una donna. Forse l’uomo sono io, la donna non si sa.
L’uomo ripensa i passi, il succedersi dei giorni, la fatica di vivere
‘’ Che vantaggio ho avuto ‘’, si chiede …
Non fosse per la risposta non sarebbe valsa la pena raccontare.
C’è di mezzo la vita che scorre e una domanda.
Poi riprende il cammino di passi che si succedono.

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È stanca la notte
e i giorni restano difficili.

Pensieri randagi attraversano la mente.
Appoggio i ricordi e immagino giardini d'agrumi.

Stasera rileggo,
ripenso . ...
Quanto lavoro……difficile ... in solitudine…!
Stare in mezzo a cento, a mille e sentirsi soli ,
diversi,
… guerrieri della luce nel buio della notte.

Stasera ‘’ripenso’’ Quelet,
il libro dell'Ecclesiaste che dice :
C'è un tempo per nascere e un tempo per morire,
un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante,
Un tempo per ………

Che vantaggio ha chi si dà da fare con fatica ?

Stasera ripenso la fatica ,
all’andare dei passi,
alle sconfitte spesso cocenti, alle salite e alle discese,
alle poche vittorie lungo l’orizzonte dei giorni.

Resto sperduto davanti al mio niente e non ho risposte !

Che vantaggio ho avuto, mi sono chiesto ….




E tu mi hai detto:
.
il vantaggio di conservare la propria consapevolezza, di sapere che l'intenzione e l'attenzione che si pongono nel vivere, quello quotidiano, quello "normale", senza eroismi, senza eccentricità, creano il filo armonico con la vitalità del cosmo .... che risuona così nelle nostre anime ... ed esse ne traggono respiro e senso.

... il vantaggio di conservare il rispetto degli amici, quelli veri, che - lontani o vicini, con le medesime storie o con diversi cammini - seguono con noi le tracce dell'amore e ne sono illuminati, tanto che vediamo risplendere la loro luce anche se per molto tempo non li abbiamo fisicamente accanto, tanto che il loro esistere travalica gli anni e ci è vivo nella memoria.

... il vantaggio di sentirsi vivi, pure nella differenza delle nostre sofferenze, pure nella tristezza delle ingiustizie patite... e poi chi sa veramente cosa è giusto e cosa non lo è, di cosa la nostra anima aveva bisogno in questo passaggio di vita che si esprime in mille forme , in mille intenti? Lo capiamo solo in fondo, quando ci prepariamo al prossimo viaggio, quello di ritorno al nostro grande Sè.

.... il vantaggio di poter raccontare, di poterci costruire il nostro mito personale, la storia che ci rappresenta mentre viviamo sotto questa fugace forma per dare nutrimento al cuore, alla mente e scambiarlo con gli altri: anche se alcuni di loro non lo accolgono, nulla va mai perso nella grande saggezza dell'energia cosmica... arriverà ad altri ancora, al momento opportuno, come messaggio, come seme, come segnale.

.... il vantaggio di sentirsi sale della terra, di accogliere la fatica del vivere come dono di consapevolezza, di partecipazione alla fatica cosmica di vincere l'entropia e permettere la continuazione dell'amore.
.
Metto in ordine i passi ...riprendo le salite e le discese....
E' bella la vita nonostante la fatica. .

sabato 1 settembre 2007

Dante Alighieri, Divina Commedia - Paradiso, canto XXXIII, vv.1-21


Stasera rileggo Dante ..... prendo in prestito una delle pagine più belle della letteratura....
E sale un canto...



« Vergine Madre, figlia del tuo figlio,umile e alta più che creatura, termine fisso d'etterno consiglio, tu se' colei che l'umana natura nobilitasti sì, che 'l suo fattore non disdegnò di farsi sua fattura. Nel ventre tuo si raccese l'amore, per lo cui caldo ne l'etterna pace così è germinato questo fiore. Qui se' a noi meridiana face di caritate, e giuso, intra ' mortali, se' di speranza fontana vivace. Donna, se' tanto grande e tanto vali, che qual vuol grazia e a te non ricorre sua disianza vuol volar sanz'ali. La tua benignità non pur soccorrea chi domanda, ma molte fiate liberamente al dimandar precorre. In te misericordia, in te pietate, in te magnificenza, in te s'aduna quantunque in creatura è di bontate. »


(Dante Alighieri, Divina Commedia - Paradiso, canto XXXIII, vv.1-21)



«...... Nel tuo ventre si riaccese l’amore grazie al quale è fiorita questa rosa (la Candida Rosa ove siedono i beati); qui in Paradiso sei luminosa guida di carità , e in terra inesauribile fonte di speranza. O Signora («donna», dal latino domina, “padrona”), sei tanto grande e potente che chiunque voglia una grazia e non ricorra a te, desidera volare senza ali: la tua bontà non solo soccorre chi prega, ma molte volte spontaneamente previene la richiesta; in te si concentra tutto ciò che di buono vi è nei mortali misericordia, pietà, magnificenza e ogni virtù, ....…»


*******************

mercoledì 29 agosto 2007

Bottoni di rosa



Vorrei riavvolgere i giorni, gli anni ….. e riprendermi la vita.




Trilussa, il poeta romano, a proposito della felicità,diceva:
C'è un'ape che se posa su un bottone de rosa: lo succhia e se ne va... Tutto sommato, la felicità è una piccola cosa.


Cerco ‘’ bottoni di rosa ‘’
.

Ripenso...



animo...
lascia che vento nuovo circoli attorno a te...
tu segui semplicemente il movimento che si crea
e mettici tutto te stesso.
C'è qualcuno che ti vuole bene,
molti ti vogliono bene,
devi scoprirli... cercarli....
Va ?
la vita non è un gioco di successo o di fallimento
Non va ?
la vita è vita,
e va vissuta semplicemente come è,
rendendo grazie di tutto...
stringi le mani alla vita e ti porterà lontano...



venerdì 24 agosto 2007

cuore matto


Una corsa veloce nel cuore della notte fino al pronto soccorso dell'ospedale San Matteo degli infermi. Simonetta che per lo spavento sbaglia strada..........La notte passata sotto osservazione nell'UTIC per una fibrillazione atriale, etc, etc...
Il cuore matto che va come vuole.
Pessima esperienza.
Ringrazio gli ''Angeli Custodi" dell'UTIC.... la dott.ssa De Martino, l'infermiera Debora, poestessa in vernacolo di Gualdo Tadino.
Alle 8.00 arriva il Dr. Marangoni, il mio cardiologo. Vengo addormentato per ...resettare... i battiti del cuore con una scossa elettrica.
Alle 11.30 vengo dimesso.
Per questa volta è andata bene.
Domani mattina torno in ospedale per un controllo.
Dio è buono e non abbandona.
Ho bisogno di riposo.
Basta stress...

mercoledì 22 agosto 2007

Stanca è la notte


È stanca la notte… e i giorni restano difficili. Pensieri randagi attraversano la mente. Appoggio i ricordi e immagino giardini d'agrumi. Stasera rileggo …… Ripenso ………….. Quanto lavoro……difficile ... in solitudine…! Stare in mezzo a cento, a mille e sentirsi soli , diversi, … guerrieri della luce nel buio della notte. Stasera ‘’ripenso’’ Quelet, il libro dell'Ecclesiaste che dice : C'è un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante, Un tempo per ……… Che vantaggio ha chi si dà da fare con fatica ? Stasera ripenso la fatica , all’andare dei passi, alle sconfitte spesso cocenti, alle salite e alle discese, alle poche vittorie lungo l’orizzonte dei giorni. Resto sperduto davanti al mio niente ….e non ho risposte ! Che vantaggio ho avuto, mi sono chiesto ….

E tu mi hai detto:


il vantaggio di conservare la propria consapevolezza, di sapere che l'intenzione e l'attenzione che si pongono nel vivere, quello quotidiano, quello "normale", senza eroismi, senza eccentricità, creano il filo armonico con la vitalità del cosmo .... che risuona così nelle nostre anime ... ed esse ne traggono respiro e senso. ... il vantaggio di conservare il rispetto degli amici, quelli veri, che - lontani o vicini, con le medesime storie o con diversi cammini - seguono con noi le tracce dell'amore e ne sono illuminati, tanto che vediamo risplendere la loro luce anche se per molto tempo non li abbiamo fisicamente accanto, tanto che il loro esistere travalica gli anni e ci è vivo nella memoria. ... il vantaggio di sentirsi vivi, pure nella differenza delle nostre sofferenze, pure nella tristezza delle ingiustizie patite... e poi chi sa veramente cosa è giusto e cosa non lo è, di cosa la nostra anima aveva bisogno in questo passaggio di vita che si esprime in mille forme , in mille intenti? Lo capiamo solo in fondo, quando ci prepariamo al prossimo viaggio, quello di ritorno al nostro grande Sè. .... il vantaggio di poter raccontare, di poterci costruire il nostro mito personale, la storia che ci rappresenta mentre viviamo sotto questa fugace forma per dare nutrimento al cuore, alla mente e scambiarlo con gli altri: anche se alcuni di loro non lo accolgono, nulla va mai perso nella grande saggezza dell'energia cosmica... arriverà ad altri ancora, al momento opportuno, come messaggio, come seme, come segnale. .... il vantaggio di sentirsi sale della terra, di accogliere la fatica del vivere come dono di consapevolezza, di partecipazione alla fatica cosmica di vincere l'entropia e permettere la continuazione dell'amore.

.





martedì 21 agosto 2007

Sosta

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C’è una strada che sale tra case vecchie di anni e gerani sui davanzali. S’inerpica la strada …. e raggiunge un terrazzo che guarda la valle. Il vicolo dello squallore è da qualche parte, perso tra viuzze senza nome. Davanti l’orizzonte incantato dei monti … un vento leggero sfiora i pensieri. Porta pace, armonia.…costa fatica salire, uscire dal niente che avvolge i giorni, le ore. Eppure la strada che sale sta dietro l’angolo. Corre tra case vecchie e gerani sui davanzali.

Sono arrivato in cima al poggio. A valle infuria la battaglia. Non scendo ! preferisco restare qui, dove la strada finisce, … le ferite reclamano riposo. Più tardi riprendo il cammino. La strada è lunga e sale verso le sorgenti, dove nasce l’arcobaleno. Mi sono fermato per un saluto….immerso nello splendore dell’orizzonte

sabato 18 agosto 2007


Certe volte la stanchezza prende e addormenta…
la speranza, i giorni che si succedono,
l’orizzonte inquadrato di un tramonto estivo,
le voci della notte, di questa notte.
La mia notte !
E allora…

Ti rivedo dietro le cortine
Bianche, i fiori cremisi
Nel silenzio scavato dalla pendola
E dai grandi occhi
Della Madonna di San Sisto…

E ….

La mente a soqquadro si ricompone
all’eco dei passi di Dio….


Parole raccontate come favole riempiono di echi la stanza

Perduta ogni buona lena mi arrendo…

giovedì 16 agosto 2007


E' bellissima !.... l'Annuciata di Antonello da Messina.....
Meno bella è la notizia che Luciano Gallino ha pubblicato sulla Repubblica di oggi, 16 agosto 2007.
Nell’articolo: “Precariato Globale” scrive:
“.......Un primo elemento è il numero di coloro che hanno un’occupazione precaria, vuoi perchè il contratto è di breve durata, oppure perchè non sanno se e quando ne avranno un altro. "
E aggiunge:
"Secondo una stima da considerare prudente, esso si colloca tra i 4 milioni e mezzo e i 5 milioni e mezzo di persone ... Cinque milioni di persone con un lavoro precario rappresentano più del 20% degli occupati. Ma questi sono soltanto i precari per legge – certo non soltanto a causa della legge 30, bensì di un’evoluzione della nostra legislazione sul lavoro iniziata, come minimo, sin dal protocollo del luglio 1993.”
.
Luciano Gallino restituisce dignità al problema ... riporta su un binario di verità l'evoluzione del mercato del lavoro e le scelte succedutesi negli anni.
In verità la data citata da Gallino, il 1993, andrebbe portata indietro di almeno un lustro. Già al termine degli anni '80 gli studiosi valutavano necessario favorire rapporti di entrata e uscita dal mercato del lavoro...
.
Forse, ma più avanti, decido di portare la mia esperienza ...di operatore e, nel mio breve, di studioso dei problemi del lavoro.

domenica 12 agosto 2007

Eccomi quì


Eccomi qui,
la testa consumata da venti
al caldo di un camino che brucia pensieri.
Parole come fumo cercano il cielo.

Il giovane studia e prepara il futuro

Per cosa poi, ha smarrito il senso.
Non alza le tende ,
non c’è di meglio …
Una generazione ha dato e poi tolto.
Più nulla...
nelle mani degli economisti
quello che resta dei fallimenti.

Sui davanzali gerani rossi
della casa in rovina…
L’ebreo cantava al tramonto
la terra
lungo la Limat in un qualche Tea Room di Zurigo.

Wenn ich rufe, erhòre mich , Gott, du mein Retter
Du hast mir Raum gescaffen, als mir angst war
Sei mir gnàdig, und hòr auf mein Flehen !

Canta ora l’arabo lungo i vicoli
della città che racconta storia;
pietre alzate, abbattute e nuovamente alzate
e torri come bastioni sui fianchi della collina.

È nenia di colori, un quasi lamento
e non mi appartiene.
La fanciulla porta il velo.

Ho combattuto agitando la spada ...



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venerdì 10 agosto 2007

Joseph E. Stiglitz premio Nobel per l’Economia



Premessa al libro di Beppe Grillo “Schiavi moderni”


Caro Beppe,

dall’Italia mi giungono notizie allarmanti: la legge sul primo impiego viene ritirata in Francia dopo poche settimane di mobilitazione studentesca e da voi la legge 30 resiste senza opponenti dopo anni.
Permettimi allora una breve riflessione. Nessuna opportunità è più importante dell’opportunità di avere un lavoro. Politiche volte all’aumento della flessibilità del lavoro, un tema che ha dominato il dibattito economico negli ultimi anni, hanno
spesso portato a livelli salariali più bassi e ad una minore sicurezza dell’impiego. Tuttavia, esse non hanno mantenuto la promessa di garantire una crescita più alta e più bassi tassi di disoccupazione. Infatti, tali politiche hanno spesso conseguenze perverse sulla performance dell’economia, ad esempio una minor domanda di beni, sia a causa di più bassi livelli di reddito e maggiore incertezza, sia a causa di un
aumento dell’indebitamento delle famiglie. Una più bassa domanda aggregata a sua volta si tramuta in più bassi livelli occupazionali.
Qualsiasi programma mirante alla crescita con giustizia sociale deve iniziare con un impegno mirante al pieno impiego delle risorse esistenti, e in particolare della risorsa
più importante dell’Italia: la sua gente. Sebbene negli ultimi 75 anni, la scienza economica ci abbia detto come gestire meglio l’economia, in modo che le risorse fossero utilizzate appieno, e che le recessioni fossero meno frequenti e profonde, molte delle politiche realizzate non sono state all’altezza di tali aspirazioni. L’Italia necessita di migliori politiche volte a sostenere la domanda aggregata; ma ha anche bisogno di politiche strutturali che vadano oltre.
(Joseph E. Stiglitz)

venerdì 3 agosto 2007

Il focolare

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Il focolare che mi ha generato
fatto di miele e di rosa
e canzoni raccontate
nelle sere d’inverno
sta nelle strade e nelle piazze;
sui davanzali delle case
dove la gente raccoglie
i frutti del passato.

(1971)


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mercoledì 1 agosto 2007

Straniero ovunque





Quello che manca è andare
per rinascere a nuove emozioni, sensazioni;
alle armonie degli amori nascosti
dal fango delle tante strade percorse.

Straniero ovunque
da straniero nuovamente vado
lontano da sentieri inospitali.

Difficile è trovare rifugio, riposo:
è già sera.

Il cammino è duro ma,
laggiù, dove il vento agita gli alberi,
una luce, una casa promette ristoro,
calore, volti di giovani donne e canti.


Il ricordo di melodie antiche
riscalda il cuore sofferente.
Povero il mio cuore tanto a lungo esposto ai venti !
Alzo la lanterna e vado:
un mondo nuovo aspetta e accoglie,
un luogo cercato, desiderato.

Raggiungerò la casa domani, all’alba
Non importa la distanza: il cammino è sicuro.
Farò sosta nella casa sulla collina,
prima dei monti
dove nasce l’arcobaleno.

Straniero ovunque
giungo alla meta e chiedo ospitalità.
Ho bussato alla porta del Signore...
Le membra stanche,
le ferite aperte e sanguinanti
reclamano cure, riposo.

Ho bussato ...........
qui, sull’uscio, infuria la tempesta.
Immagino la quiete oltre la porta....
Basta vagabondare.
Sono arrivato dove il sentiero finisce.
Le ferite bruciano,
i piedi portano la stanchezza del cammino.

C’è un riparo:
mi distendo e riposo.
Attendo.


Sono giornate da dimenticare per i lavori di restauro che non procedono e l’inquietudine che sale e diventa rabbia.
Perdo la pazienza e non dovrei
Il cardiologo che ho visto nel pomeriggio dice che sto bene, molto bene ma a me, come sempre, non risulta.
Dice che dovrei…….divagarmi ….. e così via e probabilmente ha ragione.
Vivere e ricominciare
Non è facile e la nostalgia di orizzonti lontani, raccolti in angoli di pensiero che tornano scuotono il niente.
Non c’è bellezza nei passi che si succedono

Un' amica scrive :
“… è così che alcune persone, quando le incontri, fanno parte di te e le ritrovi presenti nell'anima.”

Dal cardiologo ho raccontato di Walter Tobagi.


Siamo nati qui, a Spoleto, poco distanti, lo stesso mese, giorno ed anno.
Nati all’alba dello stesso giorno…. Ed è così che alcune persone fanno parte di te e le ritrovi presenti nell’anima.

Crescere, separarsi, ritrovarsi ….nei pensieri, negli ideali, poi più nulla e tutto diventa passato.

Divagarsi… come ?
Come ritrovare i passi ?









domenica 29 luglio 2007

Petali di rosa


I tuoi occhi ricordano la mia terra,
... di prati verdi e colline in fiore
e ulivi resistenti al gelo
che in bravura un pastore li batte.

Le tue labbra han qualcosa di mio
che troppe volte le guardai,
baciai,
cercando lo sfogo ai sentimenti...

Ma non ho niente per te
e me n’andrò, solitario, per la mia strada.

Ti penserò, allora
guardando ad un passato che muore,
lontano,
tra petali di rosa.

(1968)


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sabato 28 luglio 2007

Domani



la notte
ha un fascino immenso...
ma non la notte,
la mia notte,
un buio fatto di ombre,
silenzio.
.
La rigida geometria delle case
si sposa
con le curve sensuali degli alberi
e,
laggiù,
dove la strada si bagna di inchiostro,
una luce,
un rumore,
un treno corre verso l'esodo dell'alba
.
Domani andrò lontano.

lunedì 23 luglio 2007

LA VALIGIA



La valigia vecchia legata con lo spago ha preso il treno per andare a nord.

S’è fermata alla stazione grigia oltre frontiera ... è scesa e adesso sta in un canto ad aspettare di tornare verso il sole dei paesi del sud.

.


(1970)

domenica 22 luglio 2007



Nè rose, nè aurore
sbocceranno
ma soffi di dolore
simili a vento gelido...

Ingannare tutto e tutti
guardare nell'animo,
trascinarci dentro,
sonnecchiosi e vinti
per non sentire il bisogno
neanche di piangere
nell'inutile sfogo
la luce spenta

sabato 21 luglio 2007



Ho messo musica classica e al Gr ho raccontato di Gaia e della sua famiglia.

Ho sofferto per il dolore di Ferdinando che è un mio amico.
... Pensieri come preghiere che non venivano, parole custodite nell'anima .... mentre giù, in basilica, la città raccolta salutava Gaia.

Ho lasciato le notizie, le altre, sullo sfondo inutile del niente che si succede.

La vita è questa, i giorni sono questi
Il passato è passato ' dice Ileana ' bisogna guardare al futuro '
Ma come si può guardare al futuro senza tener conto del passato? In effetti, quello che è stato di ciascuno di noi appartiene alla "sfera" del passato.
E una data emerge, dolorosa, determinate, una data che vorresti cancellare ma non puoi; una nota stonata che scompone lo spartito della vita ……un terremoto …….. quello che poteva essere e non è stato.

Il passato ?
Bisogna guardare al futuro con fiducia cercando la felicità nelle piccole cose.

Difficile vivere in un mondo che uccide i giovani fiori che felici e festosi si alzano nel campo.

domenica 15 luglio 2007





..........non lasciarti prendere dalle faccende terrene: ci sono, si affrontano, ma che non abbiano presa sul tuo essere profondo.

Lì, negli abissi sconfinati della tua umanità, lì riposa tranquillo. La vita restituisce prima o poi.
Attendere … forse dobbiamo imparare ad attendere non con il desiderio di ottenere ciò che vogliamo noi, ma con la speranza che quello che non riusciamo a vedere, il bello, il buono, il giusto, si manifesterà

mercoledì 11 luglio 2007

Se potessi






Se potessi
cambierei l’inverno in una calda estate
e
farei
della gente e delle cose
l’espressione più vera;
ma
basterebbe
che fossi tu la mia estate
semplicemente tu
per vivere l’inverno.


(1973)




lunedì 9 luglio 2007

Desiderata




Va' serenamente in mezzo al rumore e alla fretta

e ricorda quanta pace ci puo' essere nel silenzio.
Finche' e' possibile senza doverti arrendere conserva
i buoni rapporti con tutti.
Di' la tua verita' con calma e chiarezza, e ascolta gli altri,

anche il noioso e l'ignorante, anch'essi hanno una loro storia da raccontare.

Evita le persone prepotenti e aggressive, esse sono un tormento per lo spirito.
Se ti paragoni agli altri, puoi diventare vanitoso e aspro,
perche' sempre ci saranno persone superiori ed inferiori a te.
Rallegrati dei tuoi risultati come dei tuoi progetti.

Mantieniti interessato alla tua professione, benche' umile;

e' un vero tesoro rispetto alle vicende mutevoli del tempo.
Sii prudente nei tuoi affari, poiche' il mondo e' pieno di inganno.

Ma questo non ti impedisca di vedere quanto c'e' di buono;

molte persone lottano per alti ideali, e dappertutto la vita e' piena di eroismo.
Sii te stesso.

Specialmente non fingere di amare.

E non essere cinico riguardo all'amore,
perche' a dispetto di ogni aridita' e disillusione esso e' perenne come l'erba.
Accetta di buon grado l'insegnamento degli anni,

abbandonando riconoscente le cose della giovinezza.
Coltiva la forza d'animo per difenderti dall'improvvisa sfortuna.

Ma non angosciarti con fantasie.
Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla solitudine.

Al di la' di ogni salutare disciplina, sii delicato con te stesso.
Tu sei un figlio dell'universo, non meno degli alberi e delle stelle;

tu hai un preciso diritto ad essere qui.

E che ti sia chiaro o no, senza dubbio l'universo va schiudendosi come dovrebbe.
Percio' sta in pace con Dio, comunque tu Lo concepisca,

e qualunque siano i tuoi travagli e le tue aspirazioni,

nella rumorosa confusione della vita conserva la tua pace con la tua anima.
Nonostante tutta la sua falsita', il duro lavoro e i sogni infranti,

questo e' ancora un mondo meraviglioso. Sii prudente.
Fa di tutto per essere felice.
-----------------------------------

Questo testo bellissimo viene quasi sempre presentato come "Manoscritto del 1692 trovato a Baltimora nell'antica chiesa di San Paolo".
Invece nel 1959 il reverendo Frederick Kates rettore della chiesa di St. Paul, a Baltimore, Maryland, incluse questo pensiero in una raccolta di materiale devozionale.
In cima alla raccolta, c'era l'annotazione "Old St. Paul's Church, Baltimore, A.C. 1692", che è l'anno di fondazione della chiesa... da qui l'equivoco.
In realtà, l'autore di questi versi è Max Ehrmann, un poeta di Terre Haute, Indiana, vissuto dal 1872 al 1945, e scrisse Desiderata intorno al 1927.

mercoledì 4 luglio 2007

Lettera



Caro Giovanni

La parola poetica, per molti, rappresenta una modalità conoscitiva privilegiata, complementare e necessaria alla ricerca di se o alla comprensione del mondo in cui viviamo.
Segna i passi, raccoglie le distanze e le racconta.
In alcuni, la ricerca poetica porta i segni di una continua spoliazione sino alla nudità estrema mentre per altri l’effervescenza creativa delle metafore scopre e rinnova simboli già acquisiti all’uso da immettere, ex novo, nel circuito letterario
Altri … potrei citare alcuni autori che hanno, come te, dovuto abbandonare l’esperienza del Club … sono alla ricerca continua di un dialogo ….. ininterrotto e intenso ….. con gli autori antichi e moderni, poeti o artisti realizzando una sorta di polifonia entro la quale il lavoro (la ricerca) artistico a latere agisce come impulso poetico. Un tentativo di arte totale.
C’è poi chi, io probabilmente tra questi , scrive e basta, felice di farlo e non pretende altro cioè non cerca il consenso della critica e non pensa di arrivare a livelli più elevati.
Scrive, felice di farlo, per vivere e comunicare
C’è chi, io tra questi, ‘’ legge il grande libro del creato facendo memoria della terra dell’origine cui il cuore aspira tornare ‘’. Dio è buono !
C’è poi chi ….
In breve non comprendo le ragioni di chi condanna perché è troppo ‘’giovane’’ e quindi incapace di scendere nel vissuto e nella ricerca poetica dell’altro o troppo ‘’vecchio’’ per comprendere i percorsi che l’arte e la ricerca artistica inevitabilmente comportano.
Tu, caro amico, sei un ‘’giovane vecchio’’ impenitente cultore della ‘’luce che è vita’’ …… a prescindere.
E questa è la strada … è fatta di porte che si aprono, si chiudono … di paesaggi che scorrono a volte montuosi altre volte pianeggianti.
Una strada … complessa pur nell’apparente fluidità del dettato … che investe ogni aspetto della vita: la gioia e il dolore, la commozione, la preghiera, i momenti di angoscia, di solitudine esistenziale, il deserto interiore, la stanchezza del vivere: La speranza !
E chi se ne frega, allora, se una porta si chiude. ……. Continuiamo a vivere, a scrivere, a soffrire e amare. Se siamo nel deserto (della poesia) lottiamo per uscirne.
E chi se ne frega se ‘’ rinunciamo ’’ a pubblicare i nostri pensieri. Nelle piazze e nelle strade c’è sempre bisogno di poesia.
Buona vita amico mio.

lunedì 2 luglio 2007

un pensiero



Quelli che non soffrono nulla non divengono nulla.
La vita non servirà a mutarli, e il tempo per loro fluisce come una manciata di sabbia, disperdendoli.
Le condizioni della felicità sono la lotta, la costrizione e la resistenza.
Se qualcosa ti si oppone e ti strazia, lascia crescere;
ciò significa che metti le radici e ti trasformi.
Benedetto il tuo tormento che ti fa crescere:
poiché nell’evidenza non si dimostra e non si raggiunge nessuna verità.
Quelle che ti vengono proposte non sono che un facile accomodamento, e simili a sonniferi.
Sappi che ogni contraddizione insoluta, ogni contrasto inevitabile ti obbliga a
crescere per assorbirlo.
Se vuoi diventare grande devi lottare fino allo spasimo contro i tuoi contrasti:
essi conducono innanzitutto a Dio.
É la sola via che esista.
Ed è per questo che la sofferenza accettata ti accresce.
L’uomo è veramente uomo se sa resistere.
Altrimenti l’umanità diviene un formicaio
ove Dio non è più presente, un’umanità senza lievito.
L’utile è ciò che ti resiste.

giovedì 28 giugno 2007


Certe volte la vita ti cade addosso e non riesci a riprenderla…poi, bussi e una porta si apre ed offre aiuto, asilo.
Rompi la solitudine di stanze vuote, di passi stanchi. Intravedi una via di uscita e ti consegni, fiducioso, alla speranza. Non hai una ‘spiegazione’ per la sofferenza che ti è toccata e non rinunci a proclamarti innocente.
Stavi solo cercando di…ti eri affidato a….quando ‘la vita ti è caduta addosso ‘ e tutto congiura e annuncia rovina.
Questi sono i giorni, questa è la vita…
Perdo molto in questa storia ma certe volte accettare di perdere significa conquistare angoli di pace e serenità. E poi c’è quel pensiero antico che chiede di rinunciare alla battaglia. E poi c’è la salute che vacilla e chiede di vivere il presente come l’ultimo giorno ed è già sera.