venerdì 31 luglio 2009

Venanzio Reali

Jules Dupré
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Le donne del mio paese
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Le donne del mio paese
le ricordo contro nubi mugnaie:
la Cisa di gazze nel vento,
la Pina di resine al sole,
l’Elsa che rideva purpurea
nella mite gazzarra
delle ciocche corvine, e la Pia che,
sorriso appena,
disparve colomba di passo,
sereni occhi, aquilone
caduto sotto l’orizzonte.
Altri cieli vi contemplano,
donne del mio paese!
e anche l’aria dimentica il grido
nella nostra caduta infanzia.
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Non confessionale, ma religiosa nel senso più alto, la poesia di Agostino Venanzio Reali, per nulla semplice, anzi complessa, predilige la figura dell’ossimoro come mezzo stilistico: mentre sosta davanti al mistero della bellezza che commuove, parimenti si coinvolge quasi ad assumere su di sé il dolore dell’uomo e del mondo.

martedì 28 luglio 2009

Anna Achmatova

Quali strane parole
m’ha portato il giorno calmo d’aprile.
Lo sapevi, ancor viva era in me
la terribile settimana di passione.
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Io non udivo i suoni
che muovevano nell’azzurro puro.
Per sette giorni ora il riso echeggiò dei bronzi,
ora un pianto scorreva argentino.
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E io, coprendomi il volto,
come innanzi a una separazione eterna,
giacevo a letto aspettando quella cosa
non ancora chiamata tormento.
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C’è nell’intimità degli uomini un confine
(Da Stormo Bianco)
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C’è nell’intimità degli uomini un confine
che né l’amore, né la passione possono osare:
le labbra si fondono nel terribile silenzio
e il cuore si spezza per amore.
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Anche l’amicizia qui è impotente, e gli anni
pieni di felicità alta infiammata,
quando l’anima è libera e distratta
dal lento languore della voluttà.
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Pazzo è colui che vi si appresta,
raggiungerlo è morire d’angoscia...
Ora puoi capire perché non batte
il mio cuore sotto la tua mano.
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Pietroburgo, maggio 1915
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Risultati illustrati per Mary Cassatt
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Il miele selvatico sa di libertà
(Da Il giunco)
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Il miele selvatico sa di libertà,
la polvere del raggio di sole,
la bocca verginale di viola,
e l’oro di nulla.
La reseda sa d’acqua,
e l’amore di mela,
ma noi abbiamo appreso per sempre
che il sangue sa solo di sangue...
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Invano il procuratore romano,
tra gridi sinistri della plebe,
lavò davanti al popolo le mani,
e invano la regina di Scozia [nota 1]
tergeva da rossi schizzi
le palme affusolate, nell’afosa
oscurità del palazzo reale...
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Nota 1: lady Macbeth
Lascio queste poesie della poetessa Anna Andreevna Achmatova a S....che mi ha inviato una bellissima mail. Grazie !
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martedì 21 luglio 2009

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Il presente è adesso perché
l’attimo è diventato memoria


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Vincent van Gogh

domenica 19 luglio 2009

IVETA

Sandro Botticelli - Wikipedia
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Magnificat
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Fernando Pessoa
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Quando passerà questa notte interna, l’universo,
e io, l’anima mia, avrò il mio giorno?
Quando mi desterò dall’essere desto?
Non so. Il sole brilla alto:
impossibile guardarlo.
Le stelle ammiccano fredde:
impossibile contarle.I
l cuore batte estraneo:
impossibile ascoltarlo.
Quando finirà questo dramma senza teatro,
o questo teatro senza dramma,
e potrò tornare a casa?
Dove? Come? Quando?
Gatto che mi fissi con occhi di vita, chi hai là in fondo?
Si, sì, è lui!Lui,
come Giosuè, farà fermare il sole e io mi sveglierò;
e allora sarà giorno.
Sorridi nel sonno, anima mia!
Sorridi anima mia: sarà giorno!
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La salute ? ancora problemi che spero di superare in fretta...
L'amicizia è una buona cura
il gusto per la ''Bellezza'' che trovi nella gente e nelle cose
accende la speranza

Grazie !!!

Antonio Canova . L'invenzione della bellezza - fotografia di Pino Musi
Antonio Canova - Wikipedia

venerdì 10 luglio 2009

DESTINATARIO SCONOSCIUTO X




Domani mattina lascio la città per un breve periodo di riposo. Raggiungo il mare.
Porto con me alcuni libri da ri-leggere.
Le poesia di Antonio Machado, (Soledades e campos de Castilla) Alessandro Baricco , (Seta) James Joyce , ( Ritratto dell'artista da giovane) Louis-Ferdinand Céline ( Viaggio al termine della notte)
Céline il cui vero cognome è Destouches, francese nativo di Courbevoie, dipartimento della Senna, dopo la laurea in medicina cominciò a vagabondare fra l'Africa Coloniale e gli Stati Uniti.
Rientrato in patria,....... durante l'occupazione nazista della Francia sposò in pieno la causa degli invasori . Si unì a loro durante la ritirata.
Vita avventurosa e non sempre condivisibile la sua ma ''Voyage au bout de la nuit'' , (1932) che è il suo romanzo d'esordio è anche un capolavoro . Merita di essere riletto.
Porto anche le Confessioni di Sant'Agostino. Provo a rileggere e meditare la terza parte, la "confessio fidei" e il notes per gli appunti.
Dieci giorni di riposo, passeggiate sulla battigia, letture, appunti di viaggio.
Poi non so... Devrei scrivere alcune lettere. Non so ... La mente è stanca ...

Arrivederci a presto, GSN

Biagio Marin

Pieter Bruegel il Vecchio - Wikipedia
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BRUCIA IL MONDO 
.Brucia il mondo
come un bosco in agosto;
urla nel vento
di giorno e di notte la guerra;
gli uomini ammazzano i loro fratelli
e trema la terra.
Io, guardo le stelle nei cieli,
alle nuvole d'oro, che il vento disperde,
all'ultimo raggio verde che incanta la Terra.
Eterni sono i mondi celesti,
più eterni sono i cieli ed i grandi pensieri.
Quando tacciono i cannoni e le bombe
fa tanto silenzio sul mondo,
e l'erba continua a fiorire,
sereno si dilata il cielo profondo,
il sole torna biondo,
come ogni giorno.
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Biagio Marin nacque a Grado nel 1891 (morì nel 1985). Si è sempre mantenuto fedele alla linea inaugurata nel 1912 con la prima raccolta in dialetto gradese, Fiuri de tapo. Legato da radici profondissime alla propria terra e ai motivi di una cultura arcaica marinara, ha costruito una elegia che esprime l'amore, le gioie e i dolori dell'esistenza, le memorie del passato, con un canto tra il quotidiano e il magico, dove il dialetto acquista particolari risonanze. Nel volume I canti de l'isola (1951) sono confluite le sue poesie giovanili. Tra le altre raccolte si ricordano: Dopo la longa istae (1951), Elegie istriane (1963), El mar de l'eterno (1967), Al sol calào (1974), Pan de pura farina (1976), Stele cagiú e (1977), In memoria (1978), Nel silenzio più teso (1980), La vose de la sera (1985). Un'ampia raccolta di inediti si trova anche nel volume Poesie (1981).
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Quanto più muoio
nel mondo
presenza intermittente
e luce che si spegne, da ponente
tanto più nella vita m’innamoro.
E del suo ridere che fa fiorire l’aprile
e del miele che ha in bocca,
la prima neve già fiocca
sia pure lenta e gentile.
melodioso l’andare per strada
nell’ondulare dell’anca molle
che ondeggia come fa il canneto
nel maestrale disteso dell’estate.
Musica in lei e in tutta la persona
che tutta quanta suona
di quella gioia che mi inciela.
Quella musica tutta mi intona
fa di me corrente d’acqua viva
che si perde in mare senza rive
e solo il perdimento suo ragiona.
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mercoledì 8 luglio 2009

Agostino d'Ippona - La bellezza

Vittore Carpaccio - Wikipedia
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« Tardi ti ho amato, Bellezza così antica e tanto nuova, tardi ti ho amato.
Sì, perché tu eri dentro di me ed io fuori: lì ti cercavo.
Deforme, mi gettavo sulle belle sembianze delle tue creature.
Eri con me, ma io non ero con te.
Mi tenevano lontano da te le tue creature, inesistenti se non esistessero in te.
Mi chiamasti, e il tuo grido sfondò la mia sordità; balenasti, e il tuo splendore dissipò la mia cecità; diffondesti la tua fragranza, respirai ed ora anelo verso di te; ti gustai ed ora ho fame e sete di te; mi toccasti, e arsi dal desiderio della tua pace. »
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Stasera riprendo la lettura delle ''Confessioni '' di Sant'Agostino.
La bellezza salverà il Mondo, dice Agostino....
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Risultati illustrati per vittorio carpaccio

Sant'Agostino

martedì 7 luglio 2009

Benedetto XVI - Caritas in veritate

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Nell’Introduzione, il Papa ricorda che “la carità è la via maestra della dottrina sociale della Chiesa”.
D’altro canto, dato “il rischio di fraintenderla, di estrometterla dal vissuto etico”, va coniugata con la verità.
E avverte: “Un Cristianesimo di carità senza verità può venire facilmente scambiato per una riserva di buoni sentimenti, utili per la convivenza sociale, ma marginali”. Lo sviluppo ha bisogno della verità. Senza di essa, afferma il Pontefice, “l’agire sociale cade in balia di privati interessi e di logiche di potere, con effetti disgregatori sulla società”.
Benedetto XVI si sofferma su due “criteri orientativi dell’azione morale” che derivano dal principio “carità nella verità”: la giustizia e il bene comune.
Ogni cristiano è chiamato alla carità anche attraverso una “via istituzionale” che incida nella vita della polis, del vivere sociale.
La Chiesa, ribadisce, “non ha soluzioni tecniche da offrire”, ha però “una missione di verità da compiere” per “una società a misura dell’uomo, della sua dignità, della sua vocazione”.


Raffaello Sanzio - Wikipedia

GIACOMO LEOPARDI - L'infinito


L'infinito
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Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo; ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Cosí tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare.
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ALLA LUNA
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O graziosa luna, io mi rammento
che, or volge l'anno, sovra questo colle
io venia pien d'angoscia a rimirarti:
e tu pendevi allor su quella selva
siccome or fai, che tutta la rischiari.
Ma nebuloso e tremulo dal pianto
che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci
il tuo volto apparia, che travagliosa
era mia vita: ed è, né cangia stile,
o mia diletta luna. E pur mi giova
la ricordanza, e il noverar l'etate
del mio dolore. Oh come grato occorre
nel tempo giovanil, quando ancor lungo
la speme e breve ha la memoria il corso,
il rimembrar delle passate cose,
ancor che triste, e che l'affanno duri!
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lunedì 6 luglio 2009

Giovenale Nino Sassi - PENSIERI RANDAGI

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Stanotte il latrare dei cani
Attraversa lampioni sospesi
E raggiunge il silenzio.
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Non c’è nessuno lungo la strada ...
Solo questo latrare insistente
Di pensieri randagi che sale
Tra nebbie notturne
E stanze vuote.
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Immagino giardini d’agrumi
E oasi nel mare ionico dei passi.

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Volesse il vento aprire il cielo
E raccontare le stelle
Mentre tu, fanciulla bretone
Volo di gabbiano
Odalisca di Matisse
Raccogli sogni innocenti.
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DEFINIZIONE

Pompeo Batoni - Wikipedia
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Il gusto di cercare
la definizione di un’immagine,
il ritratto mai definito dell’esistenza
è come il tempo
che scivola veloce
verso l’istante successivo
che non è il presente
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Italica - Batoni Pompeo: Pompeo Batoni 1708-1787. L'Europa delle ...
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Il presente è adesso perché l’attimo è diventato memoria.

domenica 5 luglio 2009

RIFLESSIONI
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Aprì la mente all'intelligenza…
amico mio,
la vita è un viaggio con le sue stazioni
Perché fermarsi a ciò che appare?
A ciò che brilla e seduce lo sguardo?
Prova a entrare nelle cose,

negli eventi, nelle parole, nei vissuti che giungono a te.
È lì che potrai capire veramente
e si sveleranno i significati dei tuoi momenti di vita.

Leggere dentro fa la differenza.
Riesco a leggere dentro?

Il tempo scorre, si compie.
Il tempo scivola addosso e non so,
adesso,
se resto ai margini o sulla porta della realtà,
se entro e vivo da protagonista
o semplicemente resto sull’uscio come un fantasma.
Vivo l’attimo e non è il presente
È già ieri, l’attimo…
Che ne ho fatto del presente !?
I pensieri succedono ai pensieri…
sospese ragioni della speranza

5/7/09 12:35 AM

giovedì 2 luglio 2009

Arthur Rimbaud - LA MIA BOHÈME (Fantasia)

Me ne andavo, i pugni nelle tasche sfondate;
Anche il mio cappotto diventava ideale;
Andavo sotto il cielo, Musa! ed ero il tuo fedele;
Oh! quanti amori assurdi ho sognato
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I miei unici pantaloni avevevano un largo squarcio.
Pollicino sognatore, nella mia corsa sgranavo
Rime. La mia locanda era sull'Orsa Maggiore.
- Nel cielo le mie stelle facevano un dolce fru-fru.
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Le ascoltavo, seduto sul ciglio delle strade,
In quelle belle sere di settembre in cui sentivo gocce
Di rugiada sulla fronte, come un vino vigoroso;
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Oppure, rimando in mezzo a fantastiche ombre,
Come lire tiravo gli elastici

Delle mie scarpe ferite, un piede vicino al cuore..

Carl Spitzweg - Wikipedia

Spiritualità


Raffaello Sanzio
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Spiritualità
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Sposta le tende, amico di Dio e amico mio...
calpesta l'erba, attendi la notte che viene al tramontare del sole, e sui tuoi passi alla luce dei lampioni potrai intravedere l'ombra di un tu fare compagnia alla tua solitudine...
Ascolta la voce del Silenzio, Mistero dell'Eterno, tu che abiti in un cuore diroccato...
Fa' in modo che l'altro entri nel tuo cuore a tutte le ore e lasci tutto spalancato e ti costringa a vivere con il cuore aperto, che entri nella tua vita e prenda di te quel che desidera:vivrai in un perenne dialogo d'amore.
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Il chiarore dell'aurora plachi l'angoscia della tua disperazione e le stelle cui ogni notte affidi i tuoi sogni di luce...
ritirandosi discrete alla luce del giorno,
ti restituiranno la speranza del domani:la certezza di poter essere "amore"che sa farsi accanto.
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Beata Vergine Maria del Monte Carmelo - Wikipedia