lunedì 2 luglio 2007

un pensiero



Quelli che non soffrono nulla non divengono nulla.
La vita non servirà a mutarli, e il tempo per loro fluisce come una manciata di sabbia, disperdendoli.
Le condizioni della felicità sono la lotta, la costrizione e la resistenza.
Se qualcosa ti si oppone e ti strazia, lascia crescere;
ciò significa che metti le radici e ti trasformi.
Benedetto il tuo tormento che ti fa crescere:
poiché nell’evidenza non si dimostra e non si raggiunge nessuna verità.
Quelle che ti vengono proposte non sono che un facile accomodamento, e simili a sonniferi.
Sappi che ogni contraddizione insoluta, ogni contrasto inevitabile ti obbliga a
crescere per assorbirlo.
Se vuoi diventare grande devi lottare fino allo spasimo contro i tuoi contrasti:
essi conducono innanzitutto a Dio.
É la sola via che esista.
Ed è per questo che la sofferenza accettata ti accresce.
L’uomo è veramente uomo se sa resistere.
Altrimenti l’umanità diviene un formicaio
ove Dio non è più presente, un’umanità senza lievito.
L’utile è ciò che ti resiste.

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