venerdì 1 giugno 2012

GUSTAVO ADOLFO BÉCQUER


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¿Qué es poesía?, dices mientras clavas
en mi pupila tu pupila azul.
¿Que es poesía? ¿Y tú me lo preguntas?
Poesía... eres tú.
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(Bécquer, dalla Rima XXI)
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Bécquer era solito ripetere la frase di Lamartine "la migliore poesia scritta è quella che non si scrive". Così avviene nelle sue settantanove Rimas, brevi come arpeggi, avendovi concentrato quel sentimento poetico che egli avrebbe voluto sviluppare in più ampie composizioni che tuttavia non scrisse. In esse "scorre tutta la poetica di un amore , dal suo sbocciare, fino al momento in cui la passione amorosa si trasforma in puro dolore. Subentra allora la solitudine dell'anima dolente e in quella desolata tristezza la poesia di Bécquer raggiunge la massima emotività: la luce diventa penombra, il riso è pianto, la musica silenzio e l'unica compagnia possibile è quella dei defunti". (Marina Cepeda Fuentes)
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Tu pupila es azul y, cuando ríes,
su claridad süave me recuerda
el trémulo fulgor de la mañana
que en el mar se refleja.

Tu pupila es azul y, cuando lloras,
las transparentes lágrimas en ella
se me figuran gotas de rocío
sobre una vïoleta.

Tu pupila es azul, y si en su fondo
como un punto de luz radia una idea,
me parece en el cielo de la tarde
una perdida estrella.
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(Bécquer, dalla Rima XIII)
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