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(Karl R. Popper)
“Tutta la conoscenza rimane fallibile, congetturale. Non
esiste nessuna giustificazione, compresa, beninteso, nessuna giustificazione
definitiva di una confutazione. Tuttavia, noi impariamo attraverso
confutazioni, cioè attraverso l'eliminazione di errori [...]. La scienza è
fallibile perché la scienza è umana”.
2 commenti:
Bella citazione. Però gli hai reso un torto accompagnadola con l'immagine del suo peggior nemico (in termini epistemologici ovviamente) :)
Grazie Uriel.... hai ragione...Difficile per me che non sono filosofo rispondere...
E’ vero, Popper, nel suo ‘’ La società aperta e i suoi nemici ‘’ individuò nelle teorie politiche di Platone implicazioni totalitarie proprie delle ‘’società chiuse’’ … diversamente da Socrate
Eppure, a mio avviso, tutto inizia con loro e Raffaello ben li rappresenta…
Uno, Platone, che solleva il dito verso l’alto e racconta di se, della sua filosofia che guarda all'iperuranio , all’idea trascendente che, dice, altro non è che l 'eterno Vero, l'eterno Buono , l'eterno Bello.
L’altro, Aristotele che, pur cercando, come Platone, l’eterno e immutabile che spieghi il modo in cui avvengono i mutamenti della natura , sostiene la non trascendenza delle idee e nega le idee-numero o numeri ideali, introdotti dal Platone.
La Scuola di Atene di Raffaello ben rappresenta l'origine e lo sviluppo del pensiero occidentale, a cui anche Popper fa riferimento ...
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