sabato 6 febbraio 2010

Giuseppe Ungaretti Veglia [ 1915 ]



(Otto Dix)

Veglia è una lirica tratta da Porto Sepolto. Racconta una situazione di lacerante contraddizione.
La notte lo ha colto sul fronte di guerra, accanto al corpo di un compagno massacrato e sfigurato dalla violenza degli uomini. Si difende da quella tragica realtà isolandosi nel silenzio e scrivendo ‘’lettere piene d’amore’’ quasi a rivendicare i diritti della vita contro la morte e a levare la sua protesta contro l’innaturale ferocia dell’uomo.
[ Otto Dix]

Veglia [ 1915 ]
Un'intera nottata
buttato vicino
a un compagno
massacrato
con la sua bocca
digrignata
volta al plenilunio
con la congestione
delle sue mani
penetrata
nel mio silenzio
ho scritto
lettere piene d'amore

Non sono mai stato
tanto
attaccato alla vita.
[Cima Quattro, 25 dicembre 1915]

1 commento:

marcella candido cianchetti ha detto...

bellissima grazie non conoscevo