sabato 9 luglio 2011

Destinatario sconosciuto

Kirchner

Non amo tutte le pagine della cultura europea che precedono e preparano i delitti del secolo breve. Non amo in particolare l’espressionismo tedesco della ‘’ Die Brücke ’’; una società di artisti che nasceva sulla scia di altre associazioni quali ‘’Die Scholle’’ (la Zolla) e ‘’Die Phalanx (la falage) con l’intenzione di attirare a se tutti gli elementi rivoluzionari e di fare , secondo la sua stessa denominazione, da ‘’ponte’’ tra tutti i diversi focolai di agitazione innovatrice in Germania, anche perché i nuovi giovani artisti sembravano presagire il dramma della guerra . (siamo nel 1905) e potrei continuare descrivendo il loro modo di vivere e le idee politiche.


Preferisco il movimento fauve che, in un certo senso è la versione mediterranea dell’Espressionismo tedesco. Come quello si esprime soprattutto nella forza espressiva dei colori e nel porsi contro l’impressionismo e il suo carattere essenzialmente sensorio…


Ma, in realtà, c’è una differenza sostanziale : l’Espressionismo tedesco sceglie un‘impostazione mentale, filosofica, esistenziale, che si esprime nell’arte e , in particolare, nella pittura. Per la Brücke la pittura espressionista è lo specchio nel quale l’io si riflette in tutte le sue complessità. (Sob!)


Diversamente, il fauvismo è l’impostazione teorica relativa al ‘’fare arte’’, al ‘’fare pittura’’ escludendo ogni altro riferimento.
Per i Fauves la pittura non è specchio dell’esistenza; è l’esistenza stessa e niente esiste oltre e al di la di essa.


L’Espressionismo tedesco si rifà al pensiero di Nietzsche,
- il filosofo de ‘’ La Nascita della Tragedia ‘’(Die Geburt der Tragödie aus dem Geiste der Musik, 1872) amato da Richard Wagner ; l’inizio di un percorso che sfocerà più avanti nella teorizzazione del Superuomo –
alla sua volontà di esistenza, al rifiuto della storia,


I Fauves sostengono la loro ricerca sul pensiero di Bergson ,alla sua concezione dell’elan vital, di quella spinta creativa, dinamica, che costituisce una continua, fluida corrente di comunicazione tra l’uomo e la realtà , tra il soggetto e l’oggetto fino a farne quasi un tutt‘uno unico, indivisibile.


Del Fauveismo amo Matisse e pochi altri. Del Die Brücke, nessuno.


***
E’ passato più di un secolo dalle avanguardie europee del ‘900 e i pensieri che uccisero la vita , l’uomo, tornano prepotentemente ad affacciarsi all’orizzonte degli anni.
Stasera sono stanco… proseguirò domani o domani dopo, forse.
Domani parleremo dell'amore tra un uomo e una donna e dei diritti di quanti, gente di questo mondo, vive ai margini e chiede udienza, spazio, percorsi di vita.
Io so che l'amore è bello, è vita e racconta l'eternità.
Ti scriverò domani ma non so poi se ne sarò capace.


Buonanotte ! Stammi bene.





Van Dongen

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