domenica 3 febbraio 2013

Marguerite Yourcenar - Mémorie di Adriano



Quando visitavo le antiche città, abbattute, senza alcun valore presente per la razza umana, mi ripromettevo di evitare alla mia Roma quel destino pietrificato di una Tebe, di una Babilonia o di una Tiro. Roma doveva sfuggire al suo corpo di pietra. E sfuggirà a quel corpo. Si comporrà, nella parola Stato, nella parola cittadinanza, nella parola Repubblica, un'immortalità più certa. Nei paesi ancora incivili, sulle rive del Reno, del Danubio o sul mare dei Batavi, ogni villaggio è difeso da una palizzata. A me quei villaggi ricordano la capanna di frasche, di foglie e rami, o il falò presso il quale i nostri gemelli romani dormivano ingozzati di latte di lupa. Le metropoli future riprodurranno Roma; ai corpi fisici delle nazioni e delle razze, agli accidenti della geografia e della storia, alle esigenze degli dèi e degli antenati, noi abbiamo sempre sovrapposto, ma senza mai niente distruggere, l'unità di una condotta umana, l'empirismo di una presenza saggia. Roma si perpetuerà anche nella più piccola città purché ci siano dei magistrati che si sforzino di verificare i pesi dei mercanti, di far pulire e illuminare le strade, di opporsi al disordine, all'incuria, alla paura, all'ingiustizia. Magistrati che si sforzino di interpretare con ragione le leggi.
Se questo accadrà, Roma non morirà che con l'ultima città degli uomini.

Marguerite Yourcenar
Mémorie di Adriano



 Memorie di Adriano è un romanzo scritto da Marguerite Yourcenar, pubblicato nel 1951, che descrive la storia dell'imperatore romano Adriano immedesimandosi nella figura di questo in un modo del tutto nuovo ed originale: infatti immagina di fare scrivere ad Adriano una lunga lettera nella quale parla della sua vita di imperatore all'amico Marco Aurelio, che poi diventerà suo nipote adottivo.

Fonte Wikipedia

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