mercoledì 6 novembre 2013

Destinatario sconosciuto


 La verità è inevitabilmente ‘’una’’ .

I greci definivano la verità come ‘’’innegabile’’ e né cambiamento di epoche, né mutazione di cultura, né uomini, né dei possono cambiarla. Neanche un dio onnipotente può cambiare il contenuto della verità, dicevano i greci.
Aristotele afferma che la verità è l'indubitabile, il certissimo,l’innegabile, l'assolutamente non discutibile.
E’ inevitabilmente ‘’una’’ , quindi .

Una molteplicità di verità, infatti, entrando in conflitto si negano tra di loro. Un conflitto il cui esito è la distruzione di quel grandioso concetto di verità che ha formato l’occidente : la verità come rimedio del dolore.

Negli ultimi due secoli e comunque dalla rivoluzione francese in avanti, attraverso un lungo processo, il senso tradizionale della verità si sta modificando …. e sembra destinato a tramontare.
Io non so, adesso, perché tutto questo sta accadendo, perché la tradizione filosofica dell’occidente è al tramonto. Probabilmente , con le mie convinzioni e i miei limiti, appartengo al mondo che muore… e nel dolore continuo a cercare, continuo ad attendere parole di speranza, amore.

Non posso immaginare, infatti, il tramonto dei grandi valori che, da me pienamente accettati, vissuti, amati mi hanno formato..Il valore della morale, il valore cristiano, il valore delle leggi naturali, il valore della democrazia.

Insieme a Goethe continuo a pensare :
Keimt ein Glaube neu, / Wird oft Lieb’und Treu / Wie ein bòses Unkraut ausgerauft…

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