lunedì 14 febbraio 2011

Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?... Questioni di ieri e di oggi



Cicerone, Orazione I contro Catilina….

Fino a quando, Catilina, continuerai ad abusare della nostra pazienza?
Per quanto tempo ancora il tuo folle comportamento si farà beffe di noi?
Fino a che punto si scatenerà questa tua temerità che non conosce freno?

Non ti fanno nessuna impressione ne il reparto armato che di notte presidia il Palatino, né le pattuglie che svolgono servizio di ronda in città, né l'ansiosa preoccupazione del popolo, né il concorde accorrere di tutti i buoni cittadini, né questa sede così ben fortificata per la seduta del senato, ne l'espressione del volto dei presenti?Non t'accorgi che le tue trame sono palesi?
Non vedi che la tua congiura, conosciuta com'è da tutti i presenti, è ormai tenuta strettamente sotto controllo?
Chi di noi, a tuo avviso, ignora cos'hai fatto la notte scorsa e quella precedente, dove sei stato, chi hai convocato, che decisione hai presa?

[ .... .... .... ] ….. tu sei stato capace non solo di non tenere in nessun conto ne leggi ne giustizia, ma pure di sovvertirle e distruggerle. Ora, i tuoi misfatti precedenti, per quanto assolutamente insopportabili, pure li ho sopportati così come ho potuto; ma che adesso io debba vivere ….. nel terrore solo per causa tua, che ad ogni stormir di foglia si debba temer Catilina, che evidentemente non sia possibile ordire nessuna trama ai miei danni che sia indipendente dalla tua delittuosa attività, questo è assolutamente insopportabile.

Vattene dunque e liberami da questo timore: per non soccombere, se è fondato; per cessare una buona volta per tutte di temere, se è privo di qualunque fondamento.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Mi piace molto il vostro sito. Eccellente il contenuto. Si prega di continuare tale distacco cotent profonda.