mercoledì 18 maggio 2011

Die Panne di Friedrich Dürrenmatt

Dürrenmatt - autoritratto



Ci sono ancora delle storie possibili, storie per scrittori? Se uno non intende raccontare di sé, né romanticamente, liricamente, generalizzare il proprio io, se non si sente affatto obbligato a parlare con assoluta veridicità delle proprie speranze e delle proprie sconfitte, o del proprio modo di fare all'amore, come se la veridicità ne facesse un caso universale e non piuttosto un caso clinico, psicologico, se uno non intende farlo e vuole invece tirarsi da parte con discrezione, difendere garbatamente le proprie faccende private, ponendosi di fronte al proprio tema come uno scultore di fronte alla materia prescelta, lavorandoci e sviluppandosi attraverso di essa, e voglia, come fosse una specie di autore classico, non lasciarsi prendere subito dalla disperazione, anche se non si possono certo negare le vere e proprie assurdità che ovunque vengono a galla, allora scrivere diventa un mestiere piú difficile, piú solitario e anche piú insensato.
Un bel voto in letteratura non ha alcuna importanza (chi non se preso e quanti libri raffazzonati non hanno avuto addirittura un premio !), mentre le esigenze quotidiane si fanno più pressanti.




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