lunedì 23 maggio 2011

L'albatro di Charles Baudelaire

René Magritte

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Spesso, per divertirsi, gli uomini d'equipaggio
catturano degli albatri, grandi uccelli dei mari,
che seguono, indolenti compagni di vïaggio,
il vascello che va sopra gli abissi amari.

E li hanno appena posti sul ponte della nave
che, inetti e vergognosi, questi re dell'azzurro
pietosamente calano le grandi ali bianche,
come dei remi inerti, accanto ai loro fianchi

Com'è goffo e maldestro, l'alato viaggiatore!
lui, prima così bello, com'è comico e brutto!
Qualcuno, con la pipa, gli solletica il becco,
l'altro, arrancando, mima l'infermo che volava!

Il Poeta assomiglia al principe dei nembi
che abita la tempesta e ride dell'arciere;
ma esule sulla terra, al centro degli scherni,
per le ali di gigante non riesce a camminare
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René Magritte


COMMENTO BREVE

L’albatro simboleggia il poeta che, esule sulla terra, diviene spesso oggetto di beffe…Il componimento vive oltre la suggestività dei simboli, come un documento di grande bellezza, che fonde con singolare armonia la sofferta sostanza del contenuto con la felicissima descrizione dell’uccello marino divenuto prigioniero e divertimento dei marinai.



René Magritte



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